Volume 2

Edizione Giuntina
    e le storie di quel Santo lavorate in fresco per lo cardinal Gentile.
    Vedesi ancora, a mezza la strada nominata Pòrtica, un Cristo alla
    colonna, et in un quadro la Nostra Donna e Santa Caterina e Santa
    Chiara che la mettono in mezzo. Sono sparte in molti altri luoghi
5   opere di costui, come in Bologna una tavola nel tramezzo della
    chiesa con la Passione di Cristo e storie di San Francesco, e in-
    somma altre che si lasciano per brevità. Dirò bene che in Ascesi,
    dove sono il più dell'opere sue e dove mi pare che egli aiutasse a
    Giotto a dipignere, ho trovato che lo tengono per loro cittadino e
10   che ancora oggi sono in quella città alcuni della famiglia de' Capanni.
    Onde facilmente si può credere che nascesse in Firenze, avendolo
    scritto egli, e che fusse discepolo di Giotto, ma che poi togliesse mo-
    glie in Ascesi, che quivi avesse figliuoli e ora vi siano descendenti.
    Ma perché ciò sapere apunto non importa più che tanto, basta che
15   egli fu buon maestro.
    Fu similmente discepolo di Giotto e molto pratico dipintore Otta-
    viano da Faenza, che in S. Giorgio di Ferrara, luogo de' Monaci
    di Monte Oliveto, dipinse molte cose, et in Faenza, dove egli visse
    e morì, dipinse nell'arco sopra la porta di S. Francesco una Nostra
20   Donna e San Piero e San Paulo, e molte altre cose in detta sua patria
    et in Bologna.
    Fu anche discepolo di Giotto Pace da Faenza che stet[t]e seco
    assai e l'aiutò in molte cose, et in Bologna sono di sua mano, nella
    facciata di fuori di S. Giovanni Decollato, alcune storie in fresco.
25   Fu questo Pace valente uomo, ma particolarmente in fare figure pic-
    cole, come si può insino a oggi veder nella chiesa di S. Francesco
    di Forlì in un Albero di Croce et in una tavoletta a tempera, dove è
    la vita di Cristo e quattro storiette della vita di Nostra Donna, che
    tutte sono molto ben lavorate. Dicesi che costui lavorò in Ascesi in
30   fresco, nella capella di S. Antonio, alcune istorie della vita di quel
    Santo per un duca di Spoleti ch'è sotterrato in quel luogo con un suo
    figliuolo, essendo stati morti in certi sobborghi d'Ascesi combattendo,
    secondo che si vede in una lunga inscrizzione che è nella cassa del
    detto sepolcro. Nel vecchio libro della Compagnia de' Dipintori si
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Edizione Torrentiniana
35   Fu ancora suo discepolo Ottaviano da Faenza, che in San Giorgio
    di Ferrara, luogo de' Monaci di Monte Oliveto, dipinse molte cose, et
    in Faenza sua patria, dove egli visse e morì, dipinse nello arco sopra
    la porta di San Francesco una Nostra Donna con San Piero e San
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