Volume 2

Edizione Giuntina
    se non mancò il signor Malatesta di premiarlo magnificamente e lo-
    darlo.
    Finiti i lavori di quel signore fece, pregato da un priore fiorentino
    che allora era in S. Cataldo d'Arimini, fuor della porta della chiesa
5   un S. Tomaso d'Aquino che legge a' suoi frati. Di quivi partito, tornò
    a Ravenna, et in San Giovanni Evangelista fece una capella a fresco
    lodata molto. Essendo poi tornato a Firenze con grandissimo onor[e]
    e con buone facultà, fece in San Marco, a tempera, un Crucifisso in
    legno maggiore che il naturale e in campo d'oro, il quale fu messo a
10   man destra in chiesa; et un altro simile ne fece in S. Maria Novella,
    in sul quale Puccio Capanna suo creato lavorò in sua compagnia, e
    quest'è ancor oggi sopra la porta maggiore nell'entrare in chiesa. A
    man destra, sopra la sepoltura de' Gaddi e nella medesima chiesa,
    fece sopra il tramezzo un S. Lodovico a Paulo di Lotto Ardinghelli,
15   et a' piedi il ritratto di lui e della moglie di naturale.
    L'anno poi 1327, essendo Guido Tarlati da Pietramala, vescovo
    e signor d'Arezzo, morto a Massa di Maremma nel tornare da Lucca
    dove era stato a visitare l'imperadore, poiché fu portato in Arezzo il
    suo corpo e lì ebbe avuta l'onoranza del mortorio onoratissima, deli-
20   berarono Piero Saccone e Dolfo da Pietramala, fratello del vescovo,
    che gli fosse fatto un sepolcro di marmo degno della grandezza di
    tanto uomo, stato signore spirituale e temporale e capo di parte
    ghibellina in Toscana. Per che, scritto a Giotto che facesse il disegno
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Edizione Torrentiniana
    una delle più belle cose del mondo, premiarlo e magnificamente lodarlo.
25   Finiti i lavori di quel signore, pregato da un prior fiorentino,
    che allora nella chiesa di San Cataldo in quella città era da' suoi su-
    periori mandato, che egli volesse dipignerli fuor della porta della chiesa
    un San Tomaso d'Aquino che a' suoi frati leggesse la lezzione, esso
    per l'amicizia che seco aveva non mancò di satisfarlo, faccendoli una pit-
30   tura molto lodevole. E di quivi partito andò a Ravenna, et in San Gio-
    vanni Vangelista fece una cappella a fresco lodata molto. Tornossi poi
    con grandissimo onore e con grandissima facultà a Fiorenza, dove in
    San Marco fece un Crocifisso, in sul legno, grande lavorato a tempera
    maggiore che 'l naturale, in campo d'oro, il quale fu messo a mano destra
35   in chiesa; et un simile ne fece in Santa Maria Novella, sul quale Puccio
    Capanna suo creato in compagnia di lui lavorò, et ancora oggidì è locato
    sopra la porta maggiore nell'intrata della chiesa. Dipinse in fresco nel me-
    desimo luogo un San Lodovico sopra al tramezzo della chiesa, a man destra
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