Volume 2

Edizione Giuntina
    mano, fece un tondo sì pari di sesto e di proffilo che fu a vederlo una
    maraviglia. Ciò fatto, ghignando disse al cortigiano: «Eccovi il di-
    segno ». Colui, come beffato, disse: « Ho io a avere altro disegno che
    questo ? ». « Assai e pur troppo è questo, - rispose Giotto - mandatelo
5   insieme con gl'altri e vedrete se sarà conosciuto ». Il mandato, vedendo
    non potere altro avere, si partì da lui assai male sodisfatto, dubitando
    non essere uc[c]ellato. Tuttavia, mandando al Papa gl'altri disegni et
    i nomi di chi gli aveva fatti, mandò anco quel di Giotto, raccontando
    il modo che aveva tenuto nel fare il suo tondo senza muovere il brac-
10   cio e senza seste. Onde il Papa e molti cortigiani intendenti conobbe-
    ro per ciò quanto Giotto avanzasse d'eccellenza tutti gl'altri pittori
    del suo tempo. Divolgatasi poi questa cosa, ne nacque il proverbio
    che ancora è in uso dirsi agl'uomini di grossa pasta: Tu sei più tondo
    che l'O di Giotto. Il qual proverbio non solo per lo caso donde
15   nacque si può dir bello, ma molto più per lo suo significato, che con-
    siste nell'ambiguo, pigliandosi tondo in Toscana, oltre alla figura cir-
    colare perfetta, per tardità e grossezza d'ingegno. Fecelo dunque il
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Edizione Torrentiniana
    in mano tinto di rosso, fermato il braccio al fianco per farne compasso e gi-
    rato la mano, fece un tondo sì pari di sesto e di profilo che fu a vederlo
20   una maraviglia grandissima. E poi ghignando, vòlto al cortigiano gli
    disse: «Eccovi il disegno». Tennesi beffato il mandato del Papa, di-
    cendo: « Ho io [a] avere altro disegno che questo? ». Rispose Giotto: « Assai
    e pur troppo è quel che io ho fatto; mandatelo a Roma insieme con gli altri
    e vedrete se sarà conosciuto ». Partissi il cortigiano da Giotto, e quanto
25   e' pigliasse malvolentieri questo assunto, dubitando non essere uc[c]ellato
    a Roma, ne fece segno col non esser satisfatto nel suo partire; pure,
    uscito di bottega e mandato al Papa tutti e' disegni scrivendo a cia-
    scuno il nome e di chi mano egli erano, tanto fece nel tondo disegnato
    da Giotto; e nella maniera che egli l'aveva girato senza muovere il braccio
30   e senza seste, fu conosciuto dal Papa e da molti cortigiani intendenti
    quanto egli avanzasse di eccellenzia tutti gli altri artefici de' suoi tempi.
    E perciò, divulgatasi questa cosa, ne nacque quel proverbio familiare
    e molto ancora ne' nostri tempi usato:Tu sei più tondo che l'O di Giot-
    to. Il quale proverbio non solo per il caso donde nacque si può dir bello,
35   ma molto più per il suo significato che consiste nella ambiguità del ton-
    do, che oltra a la figura circulare perfetta, significa ancora tardità e
    grossezza d' ingegno.
    Fecelo dunque il predetto Papa venire a Roma, onorandolo grandemente
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