Volume 1

Edizione Giuntina
    ella molto frangibile. E di questa sorte pietra ne ha messo in opera
    una gran copia messer Iacopo Sansovino, il quale ha fatto in Vinegia
    lo edificio dorico della Panatteria et il toscano alla Zecca in sulla
    piazza di San Marco. E così tutti i lor lavori vanno facendo per quella
5   città, e porte, finestre, cappelle et altri ornamenti che lor vien co-
    modo di fare, nonostante che da Verona per il fiume dello Adige ab-
    biano comodità di condurvi i mischî et altra sorte di pietre, delle
    quali poche cose si veggono per aver più in uso questa, nella quale
    spesso vi commettono dentro porfidi, serpentini et altre sorti di pie-
10   tre mischie che fanno, accompagnate con essa, bellissimo ornamento.
    Questa pietra tiene d'alberese, come la pietra da calcina d'i nostri
    paesi, e, come si è detto, agevolmente si schianta.
    Restaci la pietra serena e la bigia, detta macigno, e la pietra forte
    che molto s'usa per Italia dove son monti, e massimamente in Tosca-
15   na, per lo più in Fiorenza e nel suo dominio. Quella ch'eglino chia-
    mano pietra serena è quella sorte che trae in az[z]urrigno, overo tinta
    di bigio, della quale n'è ad Arezzo cave in più luoghi, a Cortona, a
    Volterra e per tutti gli Appennini; e ne' monti di Fiesole è bellissima,
    per esservisi cavato saldezze grandissime di pietre, come veggiamo in
20   tutti gli edifici che sono in Firenze fatti da Filippo di ser Brunellesco,
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Edizione Torrentiniana
    E di questa sorte pietra ne ha messo in opera una gran copia messer Ia-
    copo Sansovino, il quale ha fatto in Vinegia lo edificio dorico della Pa-
    natteria et il toscano alla Zecca in sulla piazza di San Marco. E
    così tutti i lor lavori vanno facendo per quella città, e porte,finestre, cap-
25   pelle et altri ornamenti che lor vien comodo di fare, nonostante che da
    Verona per il fiume dello Adige abbino comodità di condurvi i mischî et
    altra sorte di pietre, delle quali poche cose si veggono per aver più in uso
    questa, nella quale spesso vi commettono dentro porfidi, serpentini et altre
    sorti di pietre mischie che fanno, accompagnate con essa, bellissimo or-
30   namento.
    Restaci la pietra serena e la bigia, detto macigno, e la pietra forte che
    molto s'usa per Italia dove son monti, e massime in Toscana, per lo più
    in Fiorenza e nel suo dominio. Quella ch'eglino chiamano pietra serena
    è quella sorte che trae in az[z]urrigno, overo tinta di bigio, della quale
35   n'è ad Arezzo cave in più luoghi, a Cortona, a Volterra e per tutti gli
    Appennini; e ne' monti di Fiesole è bellissima, per esservisi cavato saldez-
    ze grandissime di pietre, come veggiamo in tutti gli edifici che sono in
    Fiorenza fatti da Filippo di Ser Brunellesco, il quale fece cavare tutte le
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