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il quale fece cavare tutte le pietre di San Lorenzo e di Santo Spi- |
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rito et altre infinite che sono in ogni edificio per quella città. Questa |
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sorte di pietra è bellissima a vedere, ma dove sia umidità e vi piova |
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su o abbia ghiacciati adosso si logora e si sfalda, ma al coperto ella |
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dura in infinito. Ma molto più durabile di questa e di più bel colore |
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è una sorte di pietra az[z]urrigna che si dimanda oggi la pietra del |
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Fossato, la quale, quando si cava, il primo filare è ghiaioso e grosso, |
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il secondo mena nodi e fessure, il terzo è mirabile perché è più fine. |
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Della qual pietra Micheleagnolo s'è servito nella libreria e sagrestia |
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di San Lorenzo per papa Clemente, per esser gentile di grana, et ha |
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fatto condurre le cornici, le colonne et ogni lavoro con tanta diligenza |
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che d'argento non resterebbe sì bella. E questa piglia un pulimento |
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bellissimo e non si può desiderare in questo genere cosa migliore, e |
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per ciò fu già in Fiorenza ordinato per legge che di questa pietra non |
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si potesse adoperare se non in fare edifizî publici o con licenza di chi |
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governasse. Della medesima n'ha fatto assai mettere in opera il duca |
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Cosimo, così nelle colonne et ornamenti della loggia di Mercato |
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Nuovo, come nell'opera dell'Udienza cominciata nella sala grande del |
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Palazzo dal Bandinello e nell'altra che è a quella dirimpetto; |
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ma gran quantità più che in alcuno altro luogo sia stato fatto giamai, |
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n'ha fatto mettere Sua Ecc[ellenza] nella strada de' Magistrati che fa |
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condurre col disegno et ordine di Giorgio Vasari aretino. Vuole que- |
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sta sorte di pietra il medesimo tempo a esser lavorata che il marmo, |
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et è tanto dura che ella regge all'acqua e si difende assai dall'altre |
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ingiurie del tempo. |