Volume 1

Edizione Giuntina
    appariscono, che i pittori delle sue pitture stupiscono e gli scultori
    le sculture fatte da lui ammirano e reveriscono sommamente. A co-
    stui, perché egli non avesse forse a cercare da altro maestro dove
    agiatamente collocare le figure fatte da lui, ha la natura donato sì fat-
5   tamente la scienza dell'architettura, che, senza avere bisogno d'al-
    trui, può e vale da sé solo et a queste et [a] quelle imagini da lui
    formate dare onorato luogo et ad esse conveniente; di maniera che
    egli meritamente debbe esser detto scultore unico, pittore sommo et
    eccellentissimo architettore, anzi della architettura vero maestro. E
10   ben possiamo certo affermare che e' non errano punto coloro che lo
    chiamano divino, poiché divinamente ha egli in sé solo raccolte le
    tre più lodevoli arti e le più ingegnose che si truovino tra' mortali,
    e con esse, ad essempio d'uno Iddio, infinitamente ci può giovare.
    E tanto basti per la disputa fatta dalle parti e per la nostra opinione.
15   E tornando oramai al primo proposito, dico che volendo, per
    quanto si estendono le forze mie, trarre dalla voracissima bocca del
    tempo i nomi degli scultori, pittori et architetti che da Cimabue in
    qua sono stati in Italia di qualche eccellenza notabile, e desiderando
    che questa mia fatica sia non meno utile che io me la sia proposta
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Edizione Torrentiniana
20   de le sue pitture stupiscono e gli scultori le sculture fatte da lui
    ammirano e reveriscono sommamente. A costui, perché egli non avesse
    forse a cercare da altro maestro dove agiatamente collocare le figure
    fatte da lui, ha la natura donato sì fattamente la scienzia della architet-
    tura, che, senza avere bisogno di altrui, può e vale da sé solo et a queste
25   et a quelle imagini da lui formate dare onorato luogo et ad esse
    conveniente; di maniera che egli meritamente debbe esser detto scultore
    unico, pittore sommo et eccellentissimo architettore, anzi della archi-
    tettura vero maestro. E ben possiamo certo affermare che e' non erra-
    no punto coloro che lo chiamano divino, poiché divinamente ha egli
30   in sé solo raccolte le tre più lodevoli arti e le più ingegnose che si truo-
    vino tra' mortali, e con esse, ad esempio d'uno Idio, infinitamente ci
    può giovare. E tanto basti per la disputa fatta dalle parti e per la nostra
    opinione.
    E tornando oramai al primo proposito, dico che volendo, per quanto si
35   estendono le forze mie, trarre da la voracissima bocca del tempo i nomi
    degli scultori, pittori et architetti che da Cimabue in qua sono stati in
    Italia di qualche eccellenzia notabile, e desiderando che questa mia
    fatica sia non meno utile che io me la sia proposta piacevole, mi pare
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