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Dico adunque che la scultura e la pittura per il vero sono sorelle, |
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nate di un padre, che è il disegno, in un sol parto et ad un tempo, e |
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non precedono l'una alla altra se non quanto la virtù e la forza di |
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coloro che le portano adosso fa passare l'uno artefice innanzi a l'altro, |
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e non per differenzia o grado di nobiltà che veramente si truovi infra |
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di loro. E se bene per la diversità della essenzia loro hanno molte agevo- |
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lezze, non sono elleno però né tante né di maniera che elle non venghino |
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giustamente contrapesate insieme, e non si conosca la passione o la ca- |
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parbietà, più tosto che il giudizio, di chi vuole che l'una avanzi l'altra. |
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Laonde a ragione si può dire che una anima medesima regga due corpi, |
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et io per questo conchiudo che male fanno coloro che si ingegnano di |
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disunirle e di separarle l'una da l'altra. De la qual cosa volendoci forse |
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sgannare il cielo e mostrarci la fratellanza e la unione di queste due |
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nobilissime arti, ha in diversi tempi fattoci nascere molti scultori che |
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hanno dipinto e molti pittori che hanno fatto de le sculture, come si |
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vedrà nella Vita di Antonio del Pollaiuolo, di Lionardo da Vinci e |
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di molti altri digià passati. Ma nella nostra età ci ha prodotto la |
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Bontà divina Michelagnolo Buonarroti, nel quale amendue queste arti |
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sì perfette rilucono e sì simili et unite insieme appariscono, che i pittori |