Volume 1

Edizione Giuntina
    aver ricevuto alcuno benifizio straordinario; e si dice che in
    Atene, la quale fu città civilissima et umanissima, il primo onore di
    questa sorte fu dato ad Armodio et Aristogitone, i quali avevano vo-
    luto, con l'uccidere il tiranno, liberare la patria dalla servitù. Ma ciò
5   potette esser vero in Atene, perciò che molto prima a coloro i quali ne'
    giuochi sacri di Grecia e massimamente negli olimpici erano publica-
    mente banditi vincitori, in quel luogo si facevano le statue. Questa
    sorte di onore, del quale i Greci furono liberalissimi, trapassò a Ro-
    ma - e forse, come io mi credo, ve la recarono i Toscani lor vicini
10   e parte di loro accettati nel numero de' cittadini -, perciò che si vede-
    vano a Roma anticamente le statue dei primi re romani nel Campido-
    glio, et a quello Azzio Navio, il quale per conservazione degli au-
    gurii tagliò col rasoio la pietra, vi fu posto anche la statua. Ebbevela
    anco quel Ermodoro, savio da Efeso, il quale a quei diece cittadini
15   romani che compilavano le leggi le greche leggi interpretava, e quel-
    lo Orazio Coclite il quale solo sopra il ponte aveva l'impeto de' To-
    scani sostenuto. Vedevansene inoltre molte altre antiche poste dal
    popolo o dal senato ai lor cittadini e massimamente a coloro i quali,
    essendo imbasciadori del loro comune, erano stati da' nimici uccisi
20   Era anco molto antica in Roma la statua di Pitagora e d'Alcibiade;
    l'uno riputato sapientissimo e l'altro fortissimo. Né solo fu fatto
    questo onore di statue agli uomini da' Romani, ma ancora ad alcuna
    donna, però che a Caia Suffecia vergine vestale fu diliberato che si
    facesse una statua, perciò che, come in alcuna cronaca de' Romani era
25   scritto, ella al popolo romano aveva fatto dono del campo vicino al
    fiume. Questo medesimo onore fu fatto a Coclia, e forse maggiore
    perciò che costei fu ritratta a cavallo, che s'era fuggita del campo del
    re Porsena, il quale era venuto con l'oste contro a' Romani. Molti
    oltre a questi se ne potrebbero contare, i quali per alcuno benefizio
30   raro fatto al comune loro meritarono la statua. E molto prima a
    Roma fu questo onore di statue di bronzo o di marmo dato agli uo-
    mini che in cotal materia li Dei si ritraessero, contentandosi quegli
    antichi di avere le imagini dei loro Dei rozze di legno intagliato e di
    terracotta; e la prima imagine di bronzo che agli Dei in Roma si fa-
35   cesse, si dice essere stata di Cerere, la quale si trasse dello avere di
    quello Spurio Melio che nella carestia, col vendere a minor pregio
    il suo grano, s'ingegnava di allettare il popolo e di procacciarsi la si-
    gnoria della patria, e che per questo conto fu ucciso.
    Avevano le greche statue e le romane differenza infra di loro assai
40   chiara, ché le greche per lo più erano, secondo l'usanza delle palestre,
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