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membri, senza curarsi della qualità de' colori, la cognizione de' quali |
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chi giudica dagli occhi conosce quanto ella sia utile e necessaria alla |
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vera imitazione della natura, alla quale chi più si accosta è più per- |
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fetto. Appresso soggiungono che dove la scultura, levando a poco |
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a poco, in un medesimo tempo dà fondo et acquista rilievo a quelle |
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cose che hanno corpo di lor natura, e servesi del tatto e del vedere, |
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i pittori in due tempi dànno rilievo e fondo al piano con l'aiuto di |
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un senso solo, la qual cosa, quando ella è stata fatta da persona |
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intelligente dell'arte, con piacevolissimo inganno ha fatto rimanere |
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molti grandi uomini, per non dire degli animali; il che non si è mai |
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veduto della scultura, per non imitare la natura in quella maniera |
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che si possa dire tanto perfetta quanto è la loro. |
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E finalmente, per rispondere a quella intera et assoluta perfez- |
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zione di giudizio che si richiede alla scultura per non aver modo di |
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aggiugnere dove ella leva, affermando prima che tali errori sono, |
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come ei dicano, incorregibili né si può rimediare loro senza le toppe, |
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le quali, così come ne' panni sono cose da poveri di roba, nelle scul- |
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ture e nelle pitture similmente son cose da poveri di ingegno e di |
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giudizio, dipoi che la pazienza, con un tempo conveniente, mediante |