Volume 1

Edizione Giuntina
    membri, senza curarsi della qualità de' colori, la cognizione de' quali
    chi giudica dagli occhi conosce quanto ella sia utile e necessaria alla
    vera imitazione della natura, alla quale chi più si accosta è più per-
    fetto. Appresso soggiungono che dove la scultura, levando a poco
5   a poco, in un medesimo tempo dà fondo et acquista rilievo a quelle
    cose che hanno corpo di lor natura, e servesi del tatto e del vedere,
    i pittori in due tempi dànno rilievo e fondo al piano con l'aiuto di
    un senso solo, la qual cosa, quando ella è stata fatta da persona
    intelligente dell'arte, con piacevolissimo inganno ha fatto rimanere
10   molti grandi uomini, per non dire degli animali; il che non si è mai
    veduto della scultura, per non imitare la natura in quella maniera
    che si possa dire tanto perfetta quanto è la loro.
    E finalmente, per rispondere a quella intera et assoluta perfez-
    zione di giudizio che si richiede alla scultura per non aver modo di
15   aggiugnere dove ella leva, affermando prima che tali errori sono,
    come ei dicano, incorregibili né si può rimediare loro senza le toppe,
    le quali, così come ne' panni sono cose da poveri di roba, nelle scul-
    ture e nelle pitture similmente son cose da poveri di ingegno e di
    giudizio, dipoi che la pazienza, con un tempo conveniente, mediante
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Edizione Torrentiniana
20   della qualità de' colori, la cognizion de' quali, chi giudica dagli occhi
    conosce quanto ella sia utile e necessaria alla vera imitazione della na-
    tura, alla quale chi più si accosta è più perfetto. Appresso soggiungono
    che dove la scultura, levando a poco a poco, in un medesimo tempo dà
    fondo et acquista rilievo a quelle cose che hanno corpo di lor natura, e
25   servesi del tatto e del vedere, i pittori in due tempi dànno rilievo e
    fondo al piano con lo aiuto di un senso solo, la qual cosa, quando ella è
    stata fatta da persona intelligente della arte, con piacevolissimo in-
    ganno ha fatto rimanere molti grandi uomini, per non dire degli
    animali; il che non si è mai veduto della scultura, per non imitare la
30   natura in quella maniera che si possa dire tanto perfetta quanto è
    la loro.
    E finalmente, per rispondere a quella intera et assoluta perfezzione
    di giudizio che si richiede alla scultura per non aver modo di aggiu-
    gnere dove ella leva, affermando prima che tali errori sono, come ei
35   dicano, incorrigibili né si può rimediare loro senza le toppe, le quali,
    così come ne panni son cose da poveri di roba, nelle sculture e nelle
    pitture similmente son cose da poveri di ingegno e di giudizio, dipoi
    che la pazienzia, con un tempo conveniente, mediante i modelli, le
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