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in tutto al tatto, e di quei soli ancora che hanno chi gli regge; |
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al pittore è necessario non solo conoscere le forme di tutti i corpi retti |
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e non retti, ma di tutti i trasparenti et impalpabili, et oltra questo |
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bisogna ch'e' sappino i colori che si convengono a' detti corpi, la molti- |
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tudine e la varietà de' quali, quanto ella sia universalmente e proceda |
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quasi in infinito, lo dimostrano meglio che altro i fiori et i frutti, oltre |
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a' minerali: cognizione sommamente difficile ad acquistarsi et a mante- |
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nersi per la infinita varietà loro. |
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Dicono ancora che dove la scultura, per la inobbedienzia et imper- |
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fezzione della materia, non rappresenta gli affetti dello animo se non |
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con il moto, il quale non si stende però molto in lei, e con la fazione stes- |
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sa de' membri, neanche tutti, i pittori gli dimostrano con tutti i moti, |
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che sono infiniti, con la fazione di tutte le membra, per sottilissime che |
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elle siano, ma che più? con il fiato stesso e con gli spiriti della vista; e |
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che, a maggiore perfezzione del dimostrare non solamente le passioni e |
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gli affetti dello animo, ma ancora gli accidenti avenire, come fanno i |
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naturali, oltre alla lunga pratica della arte bisogna loro avere una in- |
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tera cognizione di essa fisionomia, della quale basta solo allo scultore |
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la parte che considera la quantità e forma de' membri, senza curarsi |