Volume 1

Edizione Giuntina
    solidi e palpabili e sottoposti in tutto al tatto, e di quei soli ancora
    che hanno chi gli regge; al pittore è necessario non solo conoscere
    le forme di tutti i corpi retti e non retti, ma di tutti i trasparenti et
    impalpabili, et oltra questo bisogna ch'e' sappino i colori che si conven-
5   gono a' detti corpi, la multitudine e la varietà de' quali, quanto ella
    sia universalmente e proceda quasi in infinito, lo dimostrano meglio
    che altro i fiori et i frutti, oltre a' minerali: cognizione sommamente
    difficile ad acquistarsi et a mantenersi per la infinita varietà loro.
    Dicono ancora che dove la scultura, per l'inobbedienza et imper-
10   fezzione della materia, non rappresenta gli affetti dell'animo se non
    con il moto, il quale non si stende però molto in lei, e con la fazione
    stessa de' membri, neanche tutti, i pittori gli dimostrano con tutti i
    moti, che sono infiniti, con la fazione di tutte le membra, per sottilis-
    sime che elle siano, ma che più? con il fiato stesso e con gli spi-
15   riti della vista; e che, a maggiore perfezzione del dimostrare non
    solamente le passioni e gl'affetti dell'animo, ma ancora gl'accidenti
    avenire, come fanno i naturali, oltre alla lunga pratica dell'arte bi-
    sogna loro aver una intera cognizione d'essa fisionomia, della quale
    basta solo allo scultore la parte che considera la quantità e forma de'
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Edizione Torrentiniana
20   in tutto al tatto, e di quei soli ancora che hanno chi gli regge;
    al pittore è necessario non solo conoscere le forme di tutti i corpi retti
    e non retti, ma di tutti i trasparenti et impalpabili, et oltra questo
    bisogna ch'e' sappino i colori che si convengono a' detti corpi, la molti-
    tudine e la varietà de' quali, quanto ella sia universalmente e proceda
25   quasi in infinito, lo dimostrano meglio che altro i fiori et i frutti, oltre
    a' minerali: cognizione sommamente difficile ad acquistarsi et a mante-
    nersi per la infinita varietà loro.
    Dicono ancora che dove la scultura, per la inobbedienzia et imper-
    fezzione della materia, non rappresenta gli affetti dello animo se non
30   con il moto, il quale non si stende però molto in lei, e con la fazione stes-
    sa de' membri, neanche tutti, i pittori gli dimostrano con tutti i moti,
    che sono infiniti, con la fazione di tutte le membra, per sottilissime che
    elle siano, ma che più? con il fiato stesso e con gli spiriti della vista; e
    che, a maggiore perfezzione del dimostrare non solamente le passioni e
35   gli affetti dello animo, ma ancora gli accidenti avenire, come fanno i
    naturali, oltre alla lunga pratica della arte bisogna loro avere una in-
    tera cognizione di essa fisionomia, della quale basta solo allo scultore
    la parte che considera la quantità e forma de' membri, senza curarsi
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