|
|
tal pregio e di sì rara et eccessiva bellezza che molti grandi uomini |
|
|
quando andavano attorno le portavano per tutto seco; e si trova |
|
|
scritto che Alessandro Magno, quando era in campo, reggeva il suo |
|
|
padiglione con istatue di metallo di Corinto, le quali poi furono por- |
5 |
|
tate a Roma. |
|
|
Il primo che fusse chiaro in questa sorte di lavoro si dice essere |
|
|
stato quel Fidia ateniese cotanto celebrato, il quale, oltre a lo aver |
|
|
fatto nel tempio Olimpico quel Giove dello avorio sì grande |
|
|
e sì venerando, fece anco molte statue di bronzo; et avengaché avanti |
10 |
|
a lui quest'arte fusse stata molto in pregio et in Grecia et in Toscana |
|
|
et altrove, nondimeno si giudicò che egli di cotanto avanzasse ciascuno |
|
|
che in tale arte avesse lavorato, che tutti gli altri ne divenissero oscuri |
|
|
e ne perdessero il nome. Fiorì questo nobile artefice, secondo il conto |
|
|
de Greci, nella olimpiade ottantreesima - che batte al conto de' Ro- |
15 |
|
mani intorno a l'anno trecentesimo dopo la fondazione di Roma -, |
|
|
e durò l'arte in buona riputazione dopo Fidia forse centocinquanta |
|
|
anni o poco più seguendo sempre molti discepoli i primi maestri, i |
|
|
quali in questo spazio furono quasiché senza numero. E queste due |
|
|
o tre etadi produssero il fiore di questa arte, benché alcuna volta poi |
20 |
|
essendo caduta, risorgesse, ma non mai con tanta nobiltà né con tanto |
|
|
favore; l'eccellenzia della quale mi sforzerò porre in queste carte, se- |
|
|
condo che io trovo da altri esserne stato scritto. E prima si dice che |
|
|
furono fatte sette Amaz[z]one, le quali si consecrarono in quel tanto |
|
|
celebrato tempio di Diana Efesia, a concorrenza da nobilissimi arte- |
25 |
|
fici, benché non tutte in un medesimo tempo; la bellezza e la perfez- |
|
|
zione delle quali non si potendo così bene da ciascuno estimare, |
|
|
essendo ciascuna d'esse degna molto di essere commendata, giudi- |
|
|
carono quella dover essere la migliore e la più bella che i più degli |
|
|
artefici, che alcuna ne avessero fatta, commendassero più dopo la sua |
30 |
|
propria. E così toccò il primo vanto a quella di Policleto, il secondo a |
|
|
quella di Fidia, il terzo a quella di Cresilla, e così di mano in mano |
|
|
secondo questo ordine l'altre ebbero la propria loda; e questo giu- |
|
|
dizio fu riputato verissimo et a questo poi stette ciascuno, avendole |
|
|
per tali. Fidia, oltre a quel Giove d'avorio che noi dicemo - la quale |
35 |
|
opera fu di tanto eccessiva bellezza che niuno si trovò che con ella |
|
|
ardisse di gareggiare - et oltre a una Minerva pur d'avorio che si |
|
|
guardava in Atene nel tempio di quella Dea et oltre a quella Amaz- |
|
|
[z]one, fece anco di bronzo una Minerva di bellissima forma la quale |
|
|
dalla bellezza fu la Bella chiamata, et un'altra ancora la quale da |
40 |
|
Paolo Emilio fu al tempio della Fortuna consacrata, e due altre figure |