Volume 1

Edizione Giuntina
    secondo il disegno per panni o per carnagioni, come ricerca il bisogno.
    E per ridurre ciascuna piastra di essi vetri a le misure disegnate sopra
    il cartone, si segnano detti pezzi in dette piastre posate sopra il detto
    cartone con un pennello di biacca, et a ciascuno pez[z]o s'assegna il
5   suo numero per ritrovargli pių facilmente nel commettergli, i quali
    numeri, finita l'opera, si scancellano. Fatto questo, per tagliargli a
    misura si piglia un ferro appuntato affocato, con la punta del quale
    avendo prima con una punta di smeriglio intaccata alquanto la prima
    superficie dove si vuole cominciare e con un poco di sputo bagnatovi,
10   si va con esso ferro lungo que' dintorni, ma alquanto discosto; et a
    poco a poco, movendo il predetto ferro, il vetro si inclina e si spicca
    dalla piastra. Dipoi con una punta di smeriglio si va rinettando detti
    pezzi e levandone il superfluo, e con un ferro, che e' chiamano grisa-
    toio overo topo, si vanno rodendo i dintorni disegnati, tale ch'e' ven-
15   ghino giusti da potergli commettere per tutto. Cosė dunque com-
    messi i pezzi di vetro, in su una tavola piana si distendono sopra il
    cartone e si comincia a dipignere per i panni l'ombra di quegli,
    la quale vuol essere di scaglia di ferro macinata e d'un'altra ruggine
    che alle cave del ferro si trova, la quale č rossa, overo matita rossa e
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Edizione Torrentiniana
20   vetri, rossi, gialli, az[z]urri e bianchi, e si scompartiscono secondo
    il disegno per panni o per carnagioni, come ricerca il bisogno. E per ri-
    durre ciascuna piastra di essi vetri a le misure disegnate sopra il cartone,
    si segnano detti pezzi in dette piastre posate sopra il detto cartone con
    un pennello di biacca, et a ciascuno pezzo si assegna il suo numero per
25   ritrovargli pių facilmente nel commettergli, i quali numeri,finita l'opera,
    si scancellano. Fatto questo, per tagliarli a misura si piglia un ferro ap-
    puntato affocato, con la punta del quale avendo prima con una punta di
    smeriglio intaccata alquanto la prima superficie dove si vuole cominciare
    e con un poco di sputo bagnatovi, si va con esso ferro lungo que' dintorni,
30   ma alquanto discosto; et a poco a poco, movendo il predetto ferro, il ve-
    tro si inclina e si spicca da la piastra. Dipoi con una punta di smeriglio
    si va rinettando detti pezzi e levandone il superfluo, e con un ferro, che e'
    chiamano grisatoio overo topo, si vanno rodendo i dintorni disegnati, tale
    ch'e' venghino giusti da potergli commettere per tutto. Cosė dunque
35   commessi i pezzi di vetro, in su una tavola piana si distendono sopra il
    cartone e si comincia a dipignere per i panni l'ombra di quegli, la quale
    vuol essere di scaglia di ferro macinata e d'un'altra ruggine ch'alle cave dil
    ferro si trova, la quale č rossa, e con questa si ombrano le carni, cangiando
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