|
|
Capitolo XXXII |
|
|
Del dipignere le finestre di vetro, e come elle si conduchino co' |
20 |
|
piombi e co' ferri da sostenerle senza impedimento |
|
|
delle figure. |
|
|
Costumarono già gli antichi, ma per gli uomini grandi o almeno di |
|
|
qualche importanza, di serrare le finestre in modo che, senza impedire il |
|
|
lume, non vi entrassero i venti o il freddo; e questo solamente ne' bagni |
25 |
|
loro, ne' sudatoi, nelle stufe e negli altri luoghi riposti, chiudendo le |
|
|
aperture o vani di quelle con alcune pietre trasparenti, come sono le agate, |
|
|
gli alabastri et alcuni marmi teneri che sono mischî o che traggono al |
|
|
gialliccio. Ma i moderni, che in molto maggior copia hanno avuto le for- |
|
|
naci de' vetri, hanno fatto le finestre di vetro - di occhi e di piastre -, a si- |
30 |
|
militudine od imitazione di quelle che gli antichi fecero di pietra, e con i |
|
|
piombi accanalati da ogni banda le hanno insieme serrate e ferme, et ad |
|
|
alcuni ferri messi nelle muraglie a questo proposito, o veramente ne' |
|
|
telai di legno, le hanno armate e ferrate, come diremo. E dove elle si |
|
|
facevano nel principio semplicemente di occhi bianchi e con angoli bian- |
35 |
|
chi o pur colorati, hanno poi imaginato gli artefici fare un musaico de le |