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Genova quella spezie di lastre che noi dicemmo nella Architettura, |
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che sono attissime a questo bisogno, perché, per esser serrate in sé e |
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per avere la grana gentile, pigliano il pulimento piano. In su queste |
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hanno dipinto modernamente quasi infiniti e trovato il modo vero da |
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potere lavorarvi sopra. |
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Hanno provato poi le pietre più fine, come mischî di marmo, ser- |
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pentini e porfidi et altre simili, che, sendo lisce e brunite, vi si attacca |
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sopra il colore. Ma nel vero, quando la pietra sia ruvida et arida |
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molto meglio inzuppa e piglia l'olio bollito et il colore dentro, come |
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alcuni piperni overo piperigni gentili, i quali, quando siano battuti |
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col ferro e non arrenati con rena o sasso di tufi, si possono spianare |
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con la medesima mistura che dissi nell'arricciato, con quella cazzuola |
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di ferro infocata; perciò che a tutte queste pietre non accade dar colla |
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in principio, ma solo una mano d'imprimatura di colore a olio, cioè |
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mestica; e secca che ella sia, si può cominciare il lavoro a suo piaci- |
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mento. E chi volesse fare una storia a olio su la pietra, può tôrre di |
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quelle lastre genovesi e farle fare quadre e fermarle nel muro co' |
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pernî sopra una incrostatura di stucco, distendendo bene la mestica |
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in su le commettiture, di maniera che e' venga a farsi per tutto un |
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piano di che grandezza l'artefice ha bisogno. |