Volume 1

Edizione Giuntina
    quella diligenza che si può, si cerca vedere dal vivo, se già l'artefice
    non si sentisse gagliardo in modo che da sé li potesse condurre. Ap-
    presso, misuratili con le seste o a oc[c]hio, si ringrandiscono da le
    misure piccole nelle maggiori, secondo l'opera che si ha da fare.
5   Questi si fanno con varie cose, cioè o con lapis rosso, che è una pietra
    la qual viene da' monti di Alamagna, che per esser tenera agevol-
    mente si sega e riduce in punte sottili da segnare con esse in sui
    fogli come tu vuoi, o con la pietra nera, che viene de' monti di Fran-
    cia, la qual è similmente come la rossa; altri, di chiaro e scuro, si
10   conducono su fogli tinti, che fanno un mez[z]o, e la penna fa il linea-
    mento cioè il dintorno o profilo, e l'inchiostro poi con un poco d'ac-
    qua fa una tinta dolce che lo vela et ombra; dipoi, con un pennello
    sottile intinto nella biacca stemperata con la gomma si lumeggia il
    disegno; e questo modo è molto alla pittoresca e mostra più l'ordine
15   del colorito. Molti altri fanno con la penna sola, lasciando i lumi della
    carta, che è difficile, ma molto maestrevole; et infiniti altri modi an-
    cora si costumano nel disegnare, de' quali non accade fare menzione
    perché tutti rappresentano una cosa medesima, cioè il disegnare.
    Fatti così i dissegni, chi vuole lavorar in fresco, cioè in muro, è
20   necessario che faccia i cartoni, ancora ch'e' si costumi per molti di
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Edizione Torrentiniana
    dal vivo, se già l'artefice non si sentisse gagliardo che da sé li potesse
    condurre. Appresso, misuratili con le seste o a o[c]chio, si ringrandiscono
    da le misure piccole nelle maggiori, secondo l'opera che si ha da fare.
    Questi si fanno con varie cose, cioè o di lapis rosso, che è una pietra la
25   qual viene da' monti di Alamagna, che per esser tenera agevolmente
    si sega e riduce in punte sottili da segnare con esse in sui fogli come tu
    vuoi, o con la pietra nera, che viene de' monti di Francia, la qual è
    similmente come la rossa; altri, di chiaro e scuro, si conducono su fogli
    tinti, che fa un mez[z]o, e la penna fa il line[a]mento cioè il dintorno o
30   profilo, e l'inchiostro con un poco d'acqua fa una tinta dolce che vela et
    ombra quello; dapoi, con un pennello sottile con della biacca stemperata
    con la gomma si lumeggia il disegno; e questo modo è molto alla pitto-
    resca e mostra più l'ordine del colorito. Molti altri fanno con la penna
    sola, lasciando i lumi della carta, che è difficile, ma molto maestrevole; et
35   infiniti altri modi ancora, de' quali non accade fare menzione perché
    tutti rappresentano una cosa medesima, cioè il disegnare.
    Fatti così i dissegni, chi vuole lavorare in fresco, cioè in muro, è ne-
    cessario faccia i cartoni, ancora che e' si costumi per molti di fargli per
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