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morte, ma si appresentino vive e vere a chi le considera. Guardinsi da le |
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crudezze e cerchino che le cose che di continuo fan[n]o non paino dipin- |
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te, ma si dimostrino vive e di rilievo fuor della opera loro. E questo |
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è il vero disegno fondato e la vera invenzione che si conosce esser data, |
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da chi le ha fatte, alle pitture da chiamar buone. |
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CapitoloXVI |
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Degli schizzi, disegni, cartoni et ordine di prospective; e per quel |
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che si fanno et a quello che i pittori se ne servono. |
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Gli schizzi chiamiamo noi una prima sorte di disegni che si fanno |
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per trovare il modo delle attitudini et il primo componimento dell'opra, |
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e sono fatti in forma di una ma[c]chia, accennati solamente da noi in |
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una sola bozza del tutto. E per che questi dal furor dello artefice sono in |
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poco tempo espressi, universalmente son detti schizzi, perché vengono |
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schizzando o con la penna o con altro disegnatoio o carbone, in maniera |
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che questi non servono se non per tentare l'animo di quel che gli sovviene. |
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Da questi schizzi vengono poi rilevati in buona forma e con più amore e |
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fatica i disegni, i quali, con tutta quella diligenza che si può, si cerca vedere |