|
|
proposito sempre di quello che si fa e che di mano in mano figura |
|
|
lo artefice; il quale debbe distinguere i gesti e l'attitudini, facendo le |
|
|
femmine con aria dolce e bella e similmente i giovani, ma i vecchi |
|
|
gravi sempre di aspetto, et i sacerdoti massimamente e le persone di |
5 |
|
autorità. Avvertendo però sempremai che ogni cosa corrisponda |
|
|
ad un tutto della opera, di maniera che quando la pittura si guarda |
|
|
vi si conosca una concordanza unita che dia terrore nelle furie e dol- |
|
|
cezza negli effetti piacevoli, e rappresenti in un tratto la intenzione |
|
|
del pittore e non le cose che e' non pensava. Conviene adunque per |
10 |
|
questo che e' formi le figure che hanno ad esser fiere con movenzia |
|
|
e con gagliardia, e sfugga quelle che sono lontane da le prime con |
|
|
l'ombre e con i colori appoco appoco dolcemente oscuri; di maniera |
|
|
che l'arte sia accompagnata sempre con una grazia di facilità e di |
|
|
pulita leggiadria di colori, e condotta l'opera a perfezzione non con |
15 |
|
uno stento di passione crudele, che gl'uomini che ciò guardano |
|
|
abbino a patire pena della passione che in tal opera veggono soppor- |
|
|
tata dallo artefice, ma da ralegrarsi della felicità che la sua mano |
|
|
abbia avuto dal cielo quella agilità che renda le cose finite con |
|
|
istudio e fatica sì, ma non con istento, tanto che dove elle sono poste |
20 |
|
non siano morte, ma si appresentino vive e vere a chi le considera. |