Volume 5

Edizione Giuntina
    da bonissimo animo vòlto a le fac[c]ende dell'arte dell'architettura,
    e seguitando quegli, prometteva di sé que' fini che nella età matura
    cumulatamente veggiamo per tutta l'Italia in tante cose fatte da lui.
    Ora avvenne che essendo Giuliano, per lo impedimento che ebbe
5   di quel suo male di pietra, sforzato ritornare a Fiorenza, Antonio
    venne in cognizione di Bramante da Castel Durante architetto, che
    cominciò per esso - che era vecchio e, dal parletico impedito le ma-
    ni, non poteva come prima operare - a porgergli aiuto ne' disegni
    che si facevano; dove Antonio tanto nettamente e con pulitezza con-
10   duceva, che Bramante, trovandogli di parità misuratamente corri-
    spondenti, fu sforzato lasciargli la cura d'infinite fatiche che egli
    aveva a condurre, dandogli Bramante l'ordine che voleva, e tutte le
    invenzioni e componimenti che per ogni opera s'avevano a fare.
    Nelle quali con tanto giudizio, espedizione e diligenza si trovò ser-
15   vito da Antonio, che l'anno MDXII Bramante gli diede la cura
    del corridore che andava a' fossi di Castel Santo Agnolo; della quale
    opera cominciò âvere una provisione di x scudi il mese: ma seguen-
    do poi la morte di Giulio II, l'opera rimase imperfetta. Ma lo aversi
    acquistato Antonio già nome di persona ingegnosa nella architet-
20   tura, e che nelle cose delle muraglie avesse bonissima maniera, fu
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Edizione Torrentiniana
    vòlto a le faccende dell'arte dell'architettura, seguitando quegli, pro-
    metteva di sé que' fini che nella età matura cumulatamente veggiamo per
    tutta l'Italia in tante cose fatte da lui. Avvenne che Giuliano, per lo
    impedimento che ebbe di quel suo male di pietra, fu sforzato ritornare a
25   Fiorenza; et Antonio, venuto in cognizione di Bramante da Castel Du-
    rante architetto, cominciò per esso - che era vecchio e, dal perletico im-
    pedito le mani, non poteva come prima operare - a porgergli aiuto ne' di-
    segni che si facevano; dove Antonio tanto nettamente e con pulitezza
    conduceva, che Bramante, trovandogli di parità misuratamente corri-
30   spondenti, fu sforzato lasciargli la cura d'infinite fatiche che egli aveva
    a condurre, dandogli Bramante l'ordine che voleva, e tutte le invenzioni
    e componimenti che per ogni opra s'avevano a fare. Nelle quali con tanto
    giudizio, espedizione e diligenza si trovò servito da Antonio, che l'anno
    MDXII Bramante gli diede la cura del corridore ch'andava a' fossi di
35   Castel Santo Agnolo; della quale opera cominciò âvere una provisione
    di X scudi il mese. Avvenne che seguì la morte di Giulio II, onde l'opra
    rimase imperfetta. Ma lo aversi acquistato Antonio già nome di persona
    ingegnosa nella architettura, e che nelle cose delle muraglie avesse bonissima
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