Volume 4

Edizione Giuntina
    Bella in Urbino. Ma perché egli sempre si dilettò de l'architettura
    e de la prospettiva, si partì da Castel Durante; e condottosi in Lom-
    bardia, andava ora in questa ora in quella città lavorando il meglio
    che e' poteva, non però cose di grande spesa e di molto onore, non
5   avendo ancora né nome né credito. Per il che deliberatosi di vedere
    almeno qualcosa notabile, si trasferì a Milano per vedere il Duomo,
    dove allora si trovava un Cesare Cesariano, reputato buono geometra
    e buono architettore, il quale comentò Vitruvio: e disperato di non
    averne avuto quella remunerazione che egli si aveva promessa, di-
10   ventò sì strano che non volse più operare, e divenuto salvatico morì
    più da bestia che da persona. Eravi ancora un Bernardino da Tre-
    vio, milanese, ingegnere et architettore del Duomo e disegnatore
    grandissimo, il quale da Lionardo da Vinci fu tenuto maestro raro,
    ancora che la sua maniera fusse crudetta et alquanto secca nelle pit-
15   ture. Vedesi di costui in testa del chiostro delle Grazie una Resur-
    ressione di Cristo con alcuni scórti bellissimi, et in S. Francesco una
    cappella a fresco, dentrovi la morte di S. Piero e di S. Paulo. Costui
    dipinse in Milano molte altre opere, e per il contado ne fece anche
    buon numero tenute in pregio, e nel nostro libro è una testa di car-
20   bone e biacca d'una femina, assai bella, che ancor fa fede de la maniera
    ch'e' tenne.
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Edizione Torrentiniana
    Urbino. Ma perché egli sempre si dilettò de l'architettura e de la pro-
    spettiva, si partì da Castel Durante; e condottosi in Lombardia, andava
    ora in questa ora in quella città lavorando il meglio che e' poteva, non
25   però cose di grande spesa o di molto onore, non avendo ancora né nome
    né credito. Per il che deliberatosi di vedere almeno qualcosa notabile,
    si trasferì a Milano per vedere il Duomo, dove allora si trovava un
    Cesare Cesariano, reputato buono geometra e buono architettore, il quale
    comentò Vitruvio: e disperato di non averne avuto quella remunerazione
30   che egli si aveva promessa, diventò sì strano che non volse più operare,
    e divenuto salvatico morì più da bestia che da persona. Eravi
    ancora un Bernardino da Triviglio, milanese, ingegnere et architettore
    del Duomo e disegnatore grandissimo, il quale da Lionardo da Vinci
    fu tenuto maestro raro, ancora che la sua maniera fusse crudetta et al-
35   quanto secca nelle pitture. Vedesi di costui in testa del chiostro delle Gra-
    zie una Resurressione di Cristo con alcuni scórti bellissimi, et in San Fran-
    cesco una cappella a fresco, dentrovi la morte di San Piero e di San
    Paulo.
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