Volume 4

Edizione Giuntina
    arteficiose difficultà che nella architettura mostrò Bramante; la
    virtù del quale si estese tanto negli edifici da lui fabricati, che le
    modanature delle cornici, i fusi delle colonne, la grazia de' capitegli,
    le base, le mensole, et i cantoni, le volte, le scale, i risalti, et ogni or-
5   dine d'architettura tirato per consiglio o modello di questo artefice
    riuscì sempre maraviglioso a chiunque lo vide: laonde quello obligo
    eterno che hanno gli ingegni che studiano sopra i sudori antichi,
    mi pare che ancora lo debbano avere alle fatiche di Bramante; per-
    ché, se pure i Greci furono inventori della architettura e i Romani
10   imitatori, Bramante non solo imitandogli con invenzion nuova ci in-
    segnò, ma ancora bellezza e difficultà accrebbe grandissima all'arte,
    la quale per lui imbellita oggi veggiamo.
    Costui nacque in Castello Durante, nello stato di Urbino, d'una
    povera persona, ma di buone qualità; e nella sua fanciullezza, oltra
15   il leggere e lo scrivere, si esercitò grandemente nello abbaco. Ma il
    padre, che aveva bisogno che e' guadagnasse, vedendo che egli si
    dilettava molto del disegno, lo indirizzò ancora fanciulletto a l'arte
    della pittura, nella quale studiò egli molto le cose di fra' Bartolomeo,
    altrimenti fra' Carnovale da Urbino, che fece la tavola di S. Maria della
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Edizione Torrentiniana
20   e quelle artificiose difficultà che nella architettura mostrò Bramante;
    a virtù del quale si estese tanto negli edifici da lui fabricati, che le mo-
    danature delle cornici, i fusi delle colonne, la grazia de' capitegli,
    le base, le mensole, et i cantoni, le volte, le scale, i risalti, et ogni ordine
    d'architettura tirato per consiglio o modello di questo artefice riuscì
25   sempre maraviglioso a chiunque lo vide: laonde quello obligo eterno che
    hanno gli ingegni che studiano sopra i sudori antichi, mi pare che ancora
    lo debbano avere alle fatiche di Bramante; perché, se pure i Greci furono
    inventori della architettura e i Romani imitatori, Bramante non solo
    imitandogli con invenzion nuova ci insegnò, ma ancora bellezza e diffi-
30   cultà accrebbe grandissima all'arte, la quale per lui imbellita oggi veg-
    giamo.
    Costui nacque in Castello Durante, nello stato di Urbino, d'una po-
    vera persona, ma di buone qualità; e nella sua fanciullezza, oltra il
    leggere e lo scrivere, si esercitò grandemente nello abbaco. Ma il padre,
35   che aveva bisogno che e' guadagnasse, vedendo che egli si dilettava molto
    del disegno, lo indirizzò ancora fanciulletto a l'arte della pittura; nella
    quale studiò egli molto le cose di fra' Bartolomeo, altrimenti fra' Car-
    novale da Urbino, che fece la tavola di Santa Maria della Bella in
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