Volume 4

Edizione Giuntina
    maniera, né fa le cose della medesima bontà in tutti i luoghi, ma mi-
    gliori e peggiori secondo la qualità del luogo.
    Essendo Vincenzio in bonissimo credito in Roma, seguì l'anno
    MDXXVII la rovina et il sacco di quella misera città, stata signora
5   delle genti; per che egli, oltremodo dolente, se ne tornò alla sua pa-
    tria San Gimignano. Là dove, fra i disagi patiti e l'amore venutogli
    meno delle cose dell'arti, essendo fuor dell'aria che i begli ingegni
    alimentando fa loro operare cose rarissime, fece alcune cose, le quali
    io mi tacerò per non coprire con queste la lode et il gran nome che
10   s'aveva in Roma onorevolmente acquistato. Basta che si vede espres-
    samente che le violenze deviano forte i pellegrini ingegni da quel
    primo obietto, e li fanno torcere la strada in contrario; il che si vede
    anco in un compagno di costui chiamato Schizzone, il quale fece in
    Borgo alcune cose molto lodate, e così in Camposanto di Roma e in
15   Santo Stefano degl'Indiani: e poi anch'egli dalla poca discrezione
    de' soldati fu fatto deviare dall'arte, et indi a poco perdere la vita.
    Morì Vincenzio in San Gimignano sua patria, essendo vivuto sempre
    poco lieto dopo la sua partita di Roma.
    Timoteo pittore da Urbino nacque di Bartolomeo della Vite,
20   cittadino d'onesta condizione, e di Calliope, figliuola di maestro Antonio
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Edizione Torrentiniana
    per quella città, la quale, mercé dell'aria e del sito, i begli ingegni di
    continuo ha fatto operare.
    Così in bonissimo credito in quella città venuto, successe l'anno
    MDXXVII la furia e la ruina del sacco. Per il che, dolente oltra modo,
25   a San Gimignano sua patria tornare gli convenne. Laonde fra i disagi
    patiti e lo amore dell'arte mancatogli, non essendo più fra tanti divini
    ingegni e fuor dell'aria che i belli ingegni alimenta e fa fare cose rare,
    in quella terra fece opere di facciate e d'altro, che non le conterò, paren-
    domi coprire ogni lode che in Roma s'aveva acquistato. Basta che si
30   vede espressamente che le violenzie deviano forte i pellegrini ingegni
    da quel primo obietto, e li fanno torcere la strada in contrario; come
    si vede che fecero ancora a un suo compagno chiamato Schizzone, il
    quale fece in Borgo alcune cose lodate, e così in Camposanto di Roma
    et in Santo Stefano degli Indiani: e 'l poverino, ancor egli dalla poca
35   discrezione de' soldati fu fatto deviare da l'arte, e di là a poco tempo
    vi perdé ancora la vita. Ma per tornare a Vicenzio, essendo egli già
    venuto in età degli anni della vecchiaia, in San Gimignano di mal di
    febbre finì la vita, l'anno MDXXXIII.
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