Volume 4

Edizione Giuntina
    alla difesa di quella la provide. Dopo, veggendo gli uomini star lontani
    all'artiglieria e maneggiarla e caricarla e tirarla timidamente, si gettò a
    quella, e l'acconciò di maniera che da indi in poi a nessuno fece male,
    avendo ella prima occiso molte persone, le quali, nel tirarla, per poco
5   giudizio loro non avevano saputo far sì che nel tornare adietro non of-
    fendesse. Presa dunque Giuliano la cura della detta artiglieria, fu tanta
    nel tirarla e servirsene la sua prudenza, che il campo del Duca impaurì
    di sorte, che per questo et altri impedimenti ebbe caro di accordarsi
    e di lì partirsi. Di che conseguì Giuliano non piccola lode in Fiorenza
10   appresso Lorenzo, onde fu poi di continuo benveduto e carezzato.
    Intanto, essendosi dato alle cose d'architettura, cominciò il primo
    chiostro di Cestello, e ne fece quella parte che si vede di componi-
    mento ionico, ponendo i capitelli sopra le colonne con la voluta che
    girando cascava fino al collarino dove finisce la colonna, avendo sotto
15   l'uovolo e fusarola fatto un fregio alto il terzo del diametro di detta
    colonna; il quale capitello fu ritratto da uno di marmo antichissimo,
    stato trovato a Fiesole da messer Lionardo Salutati, vescovo di quel
    luogo, che lo tenne con altre anticaglie un tempo nella via di San
    Gallo in una casa e giardino dove abitava, dirimpetto a Santa Agata:
20   il quale capitello è oggi appresso messer Giovanbatista da Ricasoli,
    vescovo di Pistoia, e tenuto in pregio per la bellezza e varietà sua,
    essendo che fra gl'antichi non se n'è veduto un altro simile. Ma que-
    sto chiostro rimase imperfetto, per non potere fare allora quei mo-
    naci tanta spesa. Intanto venuto in maggior considerazione Giuliano
25   appresso Lorenzo, il quale era in animo di fabricare al Poggio a Caiano,
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Edizione Torrentiniana
    a quella si gettò; e caricandola e tirandola con destrezza grandissi-
    ma, la acconciò in maniera che da indi in poi a nessuno fece male nel tirar-
    la, avendo ella prima ucciso molte persone, le quali per poco giudizio loro
    non avevano saputo provedersi che, nel tornare adietro ch'ella faceva,
30   sempre qualche uno non vi capitasse male. E tanta fu la prudenzia di
    Giuliano nel tirare, che il campo del Duca impaurì di maniera, che per
    questo et altri impedimenti ebbe caro lo accordarsi e di quindi partirsi.
    Fu dato lode dallo universale in Fiorenza a Giuliano, e dal magnifico
    Lorenzo fu di continuo benveduto.
35   Or costui vòltosi alle fabriche, fece il chiostro di Cestello di componi-
    mento ionico, il quale rimase imperfetto per le spese de' frati. Et intanto
    venne in maggior considerazione a Lorenzo lo spirito di Giuliano; et
    avendo egli volontà di fabricare al Poggio a Caiano, luogo tra Fiorenza
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