Volume 3

Edizione Giuntina
    egli allora di passare tutti coloro ch'al suo tempo dipinsero
    ma particolarmente Domenico Ghirlandaio che aveva fatto dall'altra
    banda un S. Girolamo -, molto s'affaticò; la qual opera riuscì loda-
    tissima per avere egli dimostrato nella testa di quel Santo quella pro-
5   fonda cogitazione et acutissima sottigliezza che suole essere nelle
    persone sensate et astratte continuamente nella investigazione di cose
    altissime e molto difficili. Questa pittura, come si è detto nella Vita
    del Ghirlandaio, questo anno 1564 è stata mutata dal luogo suo salva
    et intera. Per il che venuto in credito et in riputazione, dall'Arte
10   di Porta Santa Maria gli fu fatto fare in S. Marco una incoronazione
    di Nostra Donna in una tavola et un coro d'Angeli, la quale fu molto
    ben disegnata e condotta da lui. In casa Medici a Lorenzo Vecchio
    lavorò molte cose, e massimamente una Pallade su una impresa di
    bronconi che buttavano fuoco, la quale dipinse grande quanto il vivo;
15   et ancora un S. Sebastiano in S. Maria Maggior di Fiorenza, e una
    Pietà con figure piccole allato alla cappella d'i Panciatichi molto bella.
    Per la città in diverse case fece tondi di sua mano, e femmine ignude
    assai, delle quali oggi ancora a Castello, villa del duca Cosimo, sono
    due quadri figurati l'uno Venere che nasce, e quelle aure e venti che
20   la fanno venire in terra con gli Amori, e così un'altra Venere che le
    Grazie la fioriscono, dinotando la Primavera, le quali da lui con grazia
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Edizione Torrentiniana
    i Vespucci un Santo Agostino, nel quale cercando egli allora di passare
    tutti coloro ch'al suo tempo dipinsero, molto s'affaticò; la quale opera riu-
    scì lodatissima per avere egli dimostrato nella testa di quel Santo quella
25   profonda cogitazione et acutissima sottigliezza che suole essere nelle per-
    sone sensate et astratte continovamente nella investigazione di cose altis-
    sime e molto difficili. Per il che venuto in credito et in riputazione, dall'.Ar-
    te di Porta Santa Maria gli fu fatto fare in San Marco una incoronazione
    di Nostra Donna in una tavola et un coro d'Angeli, la quale fu molto ben
30   disegnata e condotta da lui. In casa Medici a Lorenzo Vecchio lavorò mol-
    te cose, e massimamente una Pallade su una impresa di bronconi che but-
    tavano fuoco, la quale dipinse grande quanto il vivo; et ancora un S. Se-
    bastiano in Santa Maria Maggior di Fiorenza. Per la città in diverse case
    fece tondi di sua mano, e femmine ignude assai, delle quali oggi ancora a
35   Castello, luogo del duca Cosimo [fuor] di Fiorenza, sono due quadri figurati
    l'uno Venere che nasce, e quelle aure e venti che la fanno venire in terra con
    gli Amori, e così un'altra Venere che le Grazie la fioriscono, dinotando
    la Primavera, le quali da lui con grazia si veggono espresse. Nella via de'
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