Volume 3

Edizione Giuntina
    grandissimo profitto nell'arte. Costò questa sepoltura a tutte
    sue spese lire 1600, e la finì nel 1481; della quale acquistò molto
    onore, e per questo gli fu allogato a fare nel Vescovado di Fiesole, a
    una cappella vicina alla maggiore a man dritta salendo, un'altra sepol-
5   tura per il vescovo Lionardo Salutati, vescovo di detto luogo, nella
    quale egli lo ritrasse in pontificale, simile al vivo quanto sia possibile.
    Fece per lo medesimo vescovo una testa d'un Cristo di marmo
    grande quanto il vivo e molto ben lavorata, la quale fra l'altre cose
    dell'eredità rimase allo Spedale degl'Innocenti; et oggi l'ha il molto
10   reverendo don Vincenzio Borghini, priore di quello spedale, fra le
    sue più care cose di quest'arti, delle quali si diletta quanto più non
    saprei dire.
    Fece Mino nella Pieve di Prato un pergamo tutto di marmo, nel
    quale sono storie di Nostra Donna condotte con molta diligenza, e
15   tanto ben commesse che quell'opera par tutta d'un pezzo. E questo
    pergamo in sur un canto del coro, quasi nel mezzo della chiesa, sopra
    certi ornamenti fatti d'ordine dello stesso Mino; il quale fece il ri-
    tratto di Piero di Lorenzo de' Medici e quello della moglie, naturali
    e simili affatto. Queste due teste stettono molti anni sopra due porte
20   in camera di Piero in casa Medici, sotto un mez[z]o tondo; dopo sono
    state ridotte, con molti altri ritratti d'uomini illustri di detta casa,
    nella guardaroba del signor duca Cosimo. Fece anco una Nostra
    Donna di marmo, ch'è oggi nell'Udienza dell'Arte de' Fabricanti. Et
    a Perugia mandò una tavola di marmo a messer Baglione Ribi, che
25   fu posta in San Piero alla cappella del Sagramento; la qual opera è un
    tabernacolo in mez[z]o d'un San Giovanni e d'un San Girolamo, che
    sono due buone figure di mezzo rilievo. Nel Duomo di Volterra
    parimente è di sua mano il tabernacolo del Sagramento e due An-
    geli che lo mettono in mez[z]o, tanto ben condotti e con diligenza che
30   è questa opera meritamente lodata da tutti gl'artefici. Finalmente, volendo
- pagina 411 -

Edizione Torrentiniana
    che egli arebbe fatto grandissimo profitto ne l'arte. Costò questa sepoltura
    a tutte sue spese lire 1600, e la finì nel MCCCCLXXXI; della quale
    aquistò molto onore, e per questo gli fu allogato a fare nel Vescovado di
    Fiesole, a una cappella vicina alla maggiore a man dritta salendo (credo
35   dov'è il Sacramento), un'altra sepoltura per il vescovo Lionardo
    Salutato da Pescia, vescovo di detto luogo, nella quale egli vi fece il suo
    ritratto in pontificale che lo somiglia molto, e di questa ne conseguì me-
    desima laude che nelle altre fatto aveva.
- pagina 411 -
pagina precedentepagina successiva