Volume 2

Edizione Giuntina
    rimanesse interamente, essendo a ciò massimamente consigliato dal
    prete. Dopo, divolgatasi questa cosa per la città, fu cagione che per
    un pezzo né Tafo né altri pittori costumarono di levarsi a lavorare
    la notte.
5   Essendo poi, indi a non molto, divenuto Buffalmacco assai buon
    maestro, si partì, come racconta il medesimo Franco, da Tafo e co-
    minciò a lavorare da sé, non gli mancando mai che fare. Ora, avendo
    egli tolto una casa per lavorarvi et abitarvi parimente, che aveva a lato
    un lavorante di lana assai agiato - il quale, essendo un nuovo uc[c]el-
10   lo, era chiamato Capodoca -, la moglie di costui ogni notte si levava
    a matutino, quando appunto, avendo insino allora lavorato, andava
    Buffalmacco a riposarsi; e postasi a un suo filatoio, il quale aveva
    per mala ventura piantato dirimpetto al letto di Buffalmacco, at-
    tendeva tutta notte a filar lo stame. Per che, non potendo Buonamico
15   dormire né poco né assai, cominciò a andar pensando come potesse
    a questa noia rimediare. Né passò molto che s'avide che dopo un
    muro di mattoni sopramattoni, il quale divideva fra sé e Capodoca,
    era il focolare della mala vicina, e che per un rotto si vedeva ciò che
    ella intorno al fuoco faceva; per che, pensata una nuova malizia, forò
20   con un succhio lungo una canna, et apostato che la donna di Capodoca
    non fusse al fuoco, con essa per lo già detto rotto del muro mise una
    et un'altra volta quanto sale egli volle nella pentola della vicina; onde
    tornando Capodoca o a desinare o a cena, il più delle volte non pote-
    va né mangiar né assaggiar né minestra né carne, in modo era ogni
25   cosa per lo troppo sale amara. Per una o due volte ebbe pacienza, e
    solamente ne fece un poco di rumore; ma poi che vide che le parole
    non bastavano, diede perciò più volte delle busse alla povera donna,
    che si disperava, parendole pur essere più che avvertita nel salar il
    cotto. Costei, una volta fra l'altre che il marito per ciò la batteva,
30   cominciò a volersi scusare; per che, venuta a Capodoca maggior
    collera, di modo si mise di nuovo a percuoterla che, gridando ella
    a più potere, corse tutto il vicinato a rumore, e fra gli altri vi trasse
    Buffalmacco; il quale, udito quello di che accusava Capodoca la
    moglie et in che modo ella si scusava, disse a Capodoca: «Gnaffe,
35   sozio, egli si vuole aver discrezione: tu ti duoli che il cotto mattina
    e sera è troppo salato, et io mi maraviglio che questa tua buona donna
    faccia cosa che bene stia. Io, per me, non so come il giorno ella si
    sostenga in piedi, considerando che tutta la notte veg[g]hia intorno
    a questo suo filatoio e non dorme, ch'io creda, un'ora. Fa' ch'ella si
40   rimanga di questo suo levarsi a mezza notte, e vedrai che, avendo il
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