Volume 2

Edizione Giuntina
    essere figurati con attitudini molto proprie e tutte bellissime;
    e benché il tempo abbia consumato in parte le fatiche che Stefano
    fece in questa opera, si conosce, abagliatamente però, che i detti Apo-
    stoli si difendono dalla furia de' venti e dall'onde del mare viva-
5   mente; la quale cosa essendo appresso i moderni lodatissima, dovette
    certo ne' tempi di chi la fece parere un miracolo in tutta Toscana. Di-
    pinse dopo, nel primo chiostro di S. Maria Novella, un S. Tomaso
    d'Aquino allato a una porta, dove fece ancora un Crucifisso, il quale è
    stato poi da altri pittori, per rinovarlo, in mala maniera condotto.
10   Lasciò similmente una cappella in chiesa cominciata e non finita, che
    è molto consumata dal tempo, nella quale si vede quando gl'Angeli
    per la superbia di Lucifero piovvero giù in forme diverse, dove è da
    considerare che le figure, scortando le braccia, il torso e le gambe
    molto meglio che ' scorci che fussero stati fatti prima, ci dànno ad
15   intendere che Stefano cominciò a conoscere e mostrare in parte le
    difficultà che avevano a far tenere eccellenti coloro che poi con mag-
    gior studio ce gli mostrassono, come hanno fatto, perfettamente: laon-
    de scimia della natura fu dagli artefici per sopranome chiamato.
    Condotto poi Stefano a Milano, diede per Matteo Visconti principio
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Edizione Torrentiniana
20   nelle teste delle figure, lo spavento della fortuna del mare, e gli Apostoli
    percossi da diversi moti e fantasmi marini, e figurati con attitudini molto
    proprie e tutte bellissime; e benché il tempo abbia consumato le fatiche
    ch'e' fece,si conosce,abbagliatamente però, che si difendono da la furia de'
    venti e da l'onde del mare; cosa che, restando agli artefici moderni per
25   opra eguale ai meriti e degna di singularissima lode, dovette certo ne'
    tempi suoi parer miracolo in tutta Toscana. Dipinse nel primo chio-
    stro di Santa Maria Novella un San Tomaso d'Aquino allato a una porta,
    dove fece ancora un Crocifisso, il quale è stato da altri pittori, per rino-
    varlo, in mala maniera condotto. Lasciò similmente una cappella in
30   chiesa cominciata e non finita, e molto consumata dal tempo, nella
    quale si vede quando gli Angeli per la superbia di Lucifero piovvero giù
    in forme diverse, nelle quali con quella fatica che egli poté fece gli scórti
    nelle figure. Et egli fu il primo che in tale difficultà mostrasse in parte
    quel che oggi veggiamo fare dagli spiriti egregii di tal mestiero, onde co-
35   loro lo chiamarono per sopranome scimia della natura, contrafacendo
    quella tanto propria e vivacemente che ancora oggi da que' che lo veg-
    gono è tenuto il medesimo.
    Fu costui condotto a Milano, dove lavorando a molte cose diede
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