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suoi aversarii, ora per una via or per un'altra, lo travagliavano; per |
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il che non mancarono giornalmente l'uno a l'altro scriversi. E l'anno |
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medesimo d'aprile, dandogli nuova il Vasari che Lionardo, nipote |
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di Michelagnolo, aveva avuto un figliuolo mastio e con onorato cor- |
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teo di donne nobilissime l'avevono accompagnato al battesimo, rino- |
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vando il nome del Buonaruoto, Michelagnolo rispose in una lettera |
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al Vasari queste parole: |
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Giorgio amico caro. Io ho preso grandissimo piacere della vostra, visto |
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che pur vi ricordate del povero vecchio, e più per esservi trovato al |
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trionfo che mi scrivete, d'aver visto rinascere un altro Buonaruoto. Del |
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quale aviso vi ringrazio quanto so e posso; ma ben mi dispiace tal pom- |
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pa, perché l'uomo non dee ridere quando il mondo tutto piange. Però |
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mi pare che Lionardo non abbia a fare tanta festa d'uno che nasce, con |
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quella allegrezza che s'ha a serbare alla morte di chi è ben vissuto. Né |
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vi maravigliate se non rispondo subito; lo fo per non parere mercante. |
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Ora io vi dico che per le molte lode che per detta mi date, se io |
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ne meritassi sol una, mi parrebbe, quando io mi vi detti in anima et in |
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corpo, avervi dato qualcosa e aver sadisfatto a qualche minima parte di |
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quel che io vi son debitore; dove vi ricognosco ognora creditore di |
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molto più che io non ho da pagare. E perché son vecchio, oramai non |
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spero in questa, ma nell'altra vita, potere pareggiare il conto. Però vi |
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prego di pazienzia, e son vostro; e le cose di qua stan pur così. |
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Aveva già nel tempo di Paulo Terzo mandato il duca Cosimo il |
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Tribolo a Roma, per vedere se egli avesse potuto persuadere Miche- |
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lagnolo a ritornare a Fiorenza per dar fine alla Sagrestia di San Lo- |
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renzo. Ma scusandosi Michelagnolo che, invecchiato, non poteva più |
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il peso delle fatiche, e con molte ragioni lo escluse, che non poteva |
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partirsi di Roma. Onde il Tribolo dimandò finalmente della scala |
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della Libreria di San Lorenzo, della quale Michelagnolo aveva fatto |
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fare molte pietre, e non ce n'era modello né certezza appunto della |
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forma; e quantunque ci fussero segni in terra in un mattonato et |
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altri schizzi di terra, la propria et ultima risoluzione non se ne tro- |
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vava. Dove, per preghi che facessi il Tribolo e ci mescolassi il nome |
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del Duca, non rispose mai altro se non che non se ne ricordava. Fu |
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dato dal duca Cosimo ordine al Vasari che scrivesse a Michelagnolo |
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che gli mandassi a dire che fine avesse a avere questa scala, ché forse, |
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per l'amicizia et amore che gli portava, doverebbe dire qualcosa che |
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sarebbe cagione che, venendo tal risoluzione, ella si finirebbe. |
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Scrisse il Vasari a Michelagnolo l'animo del Duca e che tutto quel |
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che si aveva a condurre toc[c]herebbe a lui a esserne lo essecutore: |