Volume 6

Edizione Giuntina
    snello e leggiadro e ricco abito di cacciatore parve che figurato esser
    dovesse.
   
CARRO VENTESIMO DI BACCO
    Seguitava il carro ventesimo di Bacco, con singolare artifizio e con
5   nuova et in vero molto capricciosa e bizarra invenzione formato an-
    ch'egli, per il quale si vedeva figurata una graziosissima e tutta argen-
    tata navicella, che sur una gran base, che di ceruleo mare aveva verace
    e natural sembianza, era stata in tal guisa bilicata che per ogni piccolo
    movimento si vedeva, qual proprio enel proprio mare si suole, con
10   singolarissimo piacere de' riguardanti qua e là ondeggiare. In su la
    quale oltre al lieto e tutto ridente Bacco, nel modo solito adorno e nel
    più eminente luogo posto, si vedeva col re di Tracia Marone alcune
    Baccanti et alcuni Satiri tutti gioiosi e lieti, che, sonando diversi cem-
    bali et altri loro sì fatti instrumenti, sorgendo quasi in una parte della
15   felice nave un abbondevole fontana di chiaro e spumante vino, si vede-
    vano con varie taz[z]e non pure spesse volte andarne tutti giubilanti
    beendo, ma, con quella libertà che il vino induce, sembravano di in-
    vitare i circustanti a far loro, beendo e cantando, compagnia.
    Aveva la navicella poi in vece d'albero un grande e pampinoso tirso
20   che una graziosa e gonfiata vela sosteneva, in su la quale, perché lieta
    et adorna fusse, si vedevan dipinte molte di quelle Baccanti che sul
    monte Tmolo, padre di preziosissimi vini, si dice che bere e scor-
    rere e con molta licenzia ballare e cantare solite sono. Ma a piè del
    carro si vedeva camminar poi la bella Sica, da Bacco amata, che una
25   ghirlanda et un ramo di fico in capo et in mano aveva, con la quale
    si vedeva similmente l'altra amata del medesimo Bacco, Stafile detta,
    la quale, oltre ad un gran tralcio con molte uve che in man portava, si
    vedeva similmente essersi con pampani e con grappoli delle medesime
    uve non meno vagamente fatto intorno alla testa graziosa e verde
30   ghirlanda. Veniva dopo costoro il vago e giovanetto Cisso, da Bacco
    amato anch'egli, e che in ellera, disgraziatamente cascando, fu dalla
    madre Terra convertito: per lo che si vedeva avere l'abito in tutte le
    parti tutto d'ellera pieno. Dopo il quale il vecchio Sileno tutto nudo e
    sur un asino, con diverse ghirlande d'ellera legato, quasi che per l'ub-
35   briachez[z]a sostenere per se stesso non si potesse, si vedeva venire
    portando una grande e tutta consumata taz[z]a di legno alla cintura
    attaccata; venendo con lui similmente lo Dio de' conviti, Como da-
    gl'antichi detto, figurandolo sotto forma d'un rubicondo e sbarbato e
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