Volume 6

Edizione Giuntina
    dipignere, il palco: dove lo fece impiccato tutto sopra canapi,
    bucando la volta. Il che da Michelagnolo visto, dimandò Bramante
    come egli avea a fare, finito che avea di dipignerla, a riturare i bu-
    chi; il quale disse: «E' vi si penserà poi», e che non si poteva fare
5   altrimenti. Conobbe Michelagnolo che o Bramante in questo valeva
    poco, o che e' gl'era poco amico: e se n'andò dal Papa e gli disse
    che quel ponte non stava bene e che Bramante non l'aveva saputo
    fare; il quale gli rispose in presenzia di Bramante che lo facessi a
    modo suo. Così ordinò di farlo sopra i sorgoz[z]oni, che non toccassi
10   il muro, che fu il modo che ha insegnato poi et a Bramante et agli
    altri di armare le volte e fare molte buone opere. Dove egli fece avan-
    zare a un povero uomo legnaiuolo, che lo rifece, tanto di canapi che,
    vendutogli, avanzò la dote per una sua figliuola, donandogliene Mi-
    chelagnolo.
15   Per il che messe mano a fare i cartoni di detta volta, dove volse
    ancora il Papa che si guastassi le facciate che avevano già dipinto
    al tempo di Sisto i maestri innanzi aùllui; e fermò che per
    tutto il costo di questa opera avessi quindici mila ducati: il quale
    prezzo fu fatto per Giuliano da San Gallo. Per il che sforzato Miche-
20   lagnolo dalla grandezza della impresa a risolversi di volere pigliare
    aiuto, e mandato a Fiorenza per uomini, e deliberato mostrare in tal
    cosa che quei che prima v'avevano dipinto dovevano essere prigioni
    delle fatiche sue, volse ancora mostrare agli artefici moderni come
    si disegna e dipigne. Laonde il suggetto della cosa lo spinse a andare
25   tanto alto, per la fama e per la salute dell'arte, che cominciò e finì
    i cartoni; e quella volendo poi colorire a fresco e non avendo fatto
    più, vennero da Fiorenza in Roma alcuni amici suoi pittori, perché
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Edizione Torrentiniana
    Ma pure per commissione del Papa et ordine di Giulian da San
    Gallo fu mandato a Bologna per esso; e venuto che e' fu, ordinò il Papa
30   che tal cappella facesse, e tutte le facciate con la volta si rifacessero; e per
    prezzo d'ogni cosa vi misero il numero di XV mila ducati. Per il che sfor-
    zato Michele Agnolo dalla grandezza della impresa, si risolse di volere
    pigliare aiuto; e mandato per uomini, e deliberato mostrare in tal cosa
    che quei che prima v'avevano dipinto dovevano essere prigioni delle fa-
35   tiche sue, volse ancora mostrare agli artefici moderni come si disegna
    e dipigne. Laonde il suggetto della cosa lo spinse ândare tanto alto, per la
    fama e per la salute dell'arte, che cominciò i cartoni a quella; e volendola
    colorire a fresco e non avendo fatto più, fece venire da Fiorenza alcuni
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