Volume 6

Edizione Giuntina
    la Costanza si vedeva in simil guisa la Pazienzia, e non parlo di quella
    Pazienzia a cui gl'animi rimessi, tollerando l'ingiurie, hanno attribui-
    to nome di virtù, ma di quella che tanto onor diede all'antico Fabio
    Massimo, che con maturità e prudenza, aspettando i tempi oportuni,
5   d'ogni temerario furor priva, fa le sue cose con ragione e con van-
    taggio. Ne' tre quadri poi in cui, come si disse, la fregiatura divisa era,
    et i quali erano da modiglioni e da pilastri, che al diritto delle colonne
    nascendo e fino al cornicione con somma vaghez[z]a distendendosi,
    separati, in uno et in quel del mez[z]o cioè, che sopra il portone del-
10   l'arco e sotto la regina Prudenza veniva, si vedeva dipinto il generoso
    Duca con prudente et amorevol consiglio renu[n]ziare al meritevol
    Principe tutto il governo degl'amplissimi Stati suoi; il che si espri-
    meva per uno scettro sopra una Cicogna che di porgergli faceva sem-
    bianza, e dall'ubidiente Principe con gran reverenzia pigliarsi, col
15   motto che diceva: REGET PATRIIS VIRTUTIBUS . Sì come in quello da
    man destra si vedeva il medesimo fortissimo Duca con animosa riso-
    luzione inviare le genti sue e da loro occuparsi il primo forte di Siena,
    cagion forse non piccola della vittoria di quella guerra; avendo in
    simil guisa in quello da man sinistra dipinto la lietissima entrata sua
20   dopo la vittoria conseguita in quella nobilissima città.
    Ma dietro alla grande statua della regina Prudenza (et in questo
    solo veniva questa parte dinanzi all'arco della Religion dissimile), si
    vedeva rilevarsi in alto un quadrato e vagamente accartocciato im-
    basamento, quantunque da basso, non senza infinita grazia, fusse al-
25   quanto più largo che nella cima non era, sopra il quale, l'antica usanza
    rinovando, si vedeva una bellissima e trionfal quadriga, da quattro
    meravigliosi corsieri, a verun degli antichi per avventura in bellez[z]a
    e grandez[z]a inferiori, tirata, in cui da due vez[z]osi Angeletti si ve-
    deva tener in aria sospesa la principal corona di questo arco, di civica
30   querce composta e, a sembianza di quella del primo Augusto, a due
    code di Capricorno annodata, col medesimo motto che da lui con essa
    già fu usato, dicente: OB CIVES SERVATOS ; essendo negli spazii che fra i
    quadri e le statue e le colonne e le nicchie rimanevano ogni cosa con
    ricchez[z]a e grazia e con mangificenzia infinita di Vittorie et Ancore,
35   e di Testuggini con l'ali, e di Diamanti e di Capricorni, e di altre sì
    fatte imprese di questi magnanimi Signori, ripieni. Ora, alla parte di
    dietro e che verso la Piaz[z]a riguardava trapassando, la quale al tutto
    simile alla dinanzi descritta direno esser stata, eccetuato però che in
    vece della statua della regina Prudenza vi si vedeva in un grande ovato,
40   corrispondente al gran piedistallo che reggeva la detta gran quadriga,
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