Volume 6

Edizione Giuntina
    detto Ufficio della Madonna, abbia fatto don Giulio alcune figurine
    non più grandi che una ben piccola formica, con tutte le membra sì
    espresse e sì distinte che più non si sarebbe potuto in figure grandi
    quanto il vivo, e che per tutto siano sparsi ritratti naturali d'uomini e
5   donne, non meno simili al vero che se fussero da Tiziano o dal Bron-
    zino stati fatti naturalissimi e grandi quanto il vivo; senza-
    ché in alcune figure di fregi si veggiono alcune figurette nude et in
    altre maniere, fatte simili a camei, che, per piccolissime che sieno,
    sembrano in quel loro essere grandissimi giganti, cotanta è la virtù e
10   strema diligenzia che in operando mette don Giulio.
    Del quale ho voluto dare al mondo questa notizia, acciò che sap-
    piano alcuna cosa di lui quei che non possono né potranno delle sue
    opere vedere, per essere quasi tutte in mano di grandissimi signori e
    personaggi. Dico quasi tutte, perché so alcuni privati avere in scato-
15   lette ritratti bellissimi, di mano di costui, di signori, d'amici o di
    donne da loro amate. Ma comunche sia, basta che l'opere di sì fatti uo-
    mini non sono publiche, né in luogo da potere essere vedute da ognu-
    no, come le pitture, sculture e fabriche degl'altri artefici di queste
    nostri arti. Ora, ancorché don Giulio sia vecchio e non studi, né at-
20   tenda ad altro che procacciarsi, con opere sante e buone e con una
    vita tutta lontana dalle cose del mondo, la salute dell'anima sua, e sia
    vecchio affatto, pur va lavorando continuamente alcuna cosa là dove
    stassi in molta quiete e ben governato nel palazzo de' Farnesi, dove è
    cortesissimo in mostrando ben volentieri le cose sue a chiunche va
25   a visitarlo e vederlo, come si fanno l'altre maraviglie di Roma.
    Il fine della Vita di don Giulio Clovio miniatore.
- pagina 219 -
pagina precedentepagina successiva