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Gualfonda una casotta, volse che il Sansovino gli facesse di marmo |
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un Bacco giovinetto, quanto il vivo; per che dal Sansovino fattone il |
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modello, piacque tanto a Giovanni, che fattogli consegnare il marmo, |
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Iacopo lo cominciò con tanta voglia, che lavorando volava con le ma- |
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ni e con l'ingegno. Studiò, dico, quest'opera di maniera, per farla |
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perfetta, che si mise a ritrarre dal vivo, ancorché fusse di verno, un |
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suo garzone, chiamato Pippo del Fabbro, facendo[lo] stare ignudo |
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buona parte del giorno. Il quale Pippo sarebbe riuscito valente uomo, |
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perché si sforzava con ogni fatica d'imitare il maestro: ma, o |
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fusse lo stare nudo e con la testa scoperta in quella stagione, o pure |
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il troppo studiare e patir disagi, non fu finito il Bacco che egli impaz- |
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zò in sulla maniera del fare l'attitudini; e lo mostrò, perché un giorno |
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che pioveva dirottamente, chiamando il Sansovino Pippo, et egli non |
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rispondendo, lo vidde poi salito sopra il tetto in cima d'un camino, |
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ignudo, che faceva l'attitudine del suo Bacco; altre volte pigliando |
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lenzuola o altri panni grandi, e' quali bagnati se gli recava adosso |
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all'ignudo, come fusse un modello di terra o cenci, et acconciava le |
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pieghe, poi salendo in certi luoghi strani et arrecandosi in attitudini |
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or d'una or d'altra maniera, di profeta, d'apostolo, di soldato o d'altro, |
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si faceva ritrarre, stando così lo spazio di due ore senza favellare e non |
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altrimenti che se fusse stato una statua immobile. Molte altre simili |
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piacevoli pazzie fece il povero Pippo, ma sopra tutto mai non si poté |
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dimenticare il Bacco che avea fatto il Sansovino, se non quando in |
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pochi anni si morì. |
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Ma tornando alla statua, condotta che fu a fine, fu tenuta la più bella |
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opera che fusse mai fatta da maestro moderno, attesoché 'l Sansovino |
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mostrò in essa una difficultà, non più usata, nel fare spiccato intorno |
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intorno un braccio in aria che tiene una tazza del medesimo marmo, |
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traforata tra le dita tanto sottilmente che se ne tien molto poco, oltre |
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che per ogni verso è tanto ben disposta et accordata quella attitudine, e |
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tanto ben proporzionate e belle le gambe e le braccia attaccate a quel |
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torso, che pare nel vederlo e toccarlo molto più simile alla carne: in- |
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tantoché quel nome che gl'ha, da chi lo vede, se gli conviene, et ancor |
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molto più. Quest'opera, dico, finita che fu, mentre che visse Giovanni, |
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fu visitata in quel cortile di Gualfonda da tutti i terrazzani e forestieri, |
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e molto lodata. Ma poi, essendo Giovanni morto, Gherardo Bartolini |
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suo fratello la donò al duca Cosimo, il quale come cosa rara la tiene |
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nelle sue stanze con altre bellissime statue che ha di marmo. Fece al |
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detto Giovanni un Crocifisso di legno, molto bello, che è in casa loro |
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con molte cose antiche e di man di Michelagnolo. |