Volume 6

Edizione Giuntina
    d'anni settanta cinque, se ne sta con sua comodità in casa quieta-
    mente, e lavora per piacere a richiesta d'alcuni principi et altri amici
    suoi, fuggendo la concorrenza e certe vane ambizioni, per non essere
    offeso e perché non gli sia turbata una sua somma tranquillità e pace
5   da coloro che non vanno (come dice egli) in verità, ma con doppie vie,
    malignamente e con niuna carità, là dove egli è avezzo a vivere sem-
    plicemente e con una certa bontà naturale, e non sa sottilizzare né
    vivere astutamente. Ha costui ultimamente condotto un bellissimo
    quadro, per la duchessa di Savoia, d'una Venere con Cupido che
10   dormono custoditi da un servo, tanto ben fatti che non si possono
    lodare a bastanza.
    Ma qui non è da tacere che quella maniera di pittura, che è quasi
    dismessa in tutti gl'altri luoghi, si mantien viva dal serenissimo Sena-
    to di Vinezia, cioè il musaico; perciò che di questo è stato quasi buo-
15   na e principal cagione Tiziano: il quale, quanto è stato in lui, ha fatto
    opera sempre che in Vinezia sia esercitato, e fatto dare onorate pro-
    visioni a chi ha di ciò lavorato. Onde sono state fatte diverse opere
    nella chiesa di San Marco e quasi rinovati tutti i vecchi, e ridotta
    questa sorte di pittura a quell'eccellenza che può essere, et ad altro
20   termine ch'ella non fu in Firenze et in Roma al tempo di Giotto,
    d'Alesso Baldovinetti, del Ghirlandai e di Gherardo miniatore. E
    tutto che si è fatto in Vinezia è venuto dal disegno di Tiziano e d'altri
    eccellenti pittori, che n'hanno fatto disegni e cartoni coloriti, acciò
    l'opere si conducessino a quella perfezzione a che si veggiono con-
25   dotte quelle del portico di San Marco: dove in una nicchia molto bel-
    la è il Giudizio di Salamone, tanto bello che non si potrebbe in verità
    con i colori fare altrimenti. Nel medesimo luogo è l'Albero di No-
    stra Donna, di mano di Lodovico Rosso, tutto pieno di Sibille e Pro-
    feti, fatti d'una gentil maniera, ben commessa e con assai e buon
30   rilievo. Ma niuno ha meglio lavorato di quest'arte a' tempi nostri che
    Valerio e Vincenzio Zuccheri trivisani, di mano de' quali si veggiono
    in San Marco diverse e molte storie, e particolarmente quella dell'A-
    pocalisse; nella quale sono d'intorno al trono di Dio i quattro Evan-
    gelisti in forma d'animali, i sette candelabri, et altre molte cose, tanto
35   ben condotte che, guardandole da basso, paiono fatte di colori con i
    pennelli a olio: oltra che si vede loro in mano et appresso quadretti
    piccoli pieni di figurette fatte con grandissima diligenza, intantoché
    paiono non dico pitture, ma cose miniate, e pure sono di pietre com-
    messe. Vi sono anco molti ritratti di Carlo Quinto imperatore, di Fer-
40   dinando suo fratello, che a lui succedette nell'imperio, e Massimiliano
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