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di bronzo. Avendo dunque fatto Daniello un modelletto di terra se- |
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condo il consiglio e giudizio di Michelagnolo, il quale molto piacque |
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al signor Ruberto, fu scritto il tutto in Francia et in ultimo convenuto |
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fra lui e Daniello del modo di condurre quell'opera, del tempo, del |
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prezzo e d'ogni altra cosa. Per che messa Daniello mano al cavallo |
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con molto studio, lo fece di terra, senza fare mai altro, come aveva |
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da essere interamente; poi, fatta la forma, si andava apparecchiando |
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a gettarlo, e da molti fonditori, in opera di tanta importanza, pigliava |
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parere d'intorno al modo che dovesse tenere perché venisse ben fatta, |
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quando Pio Quarto, dopo la morte di Paolo stato creato Pontefice, |
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fece intendere a Daniello volere, come si è detto nella Vita del Sal- |
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viati, che si finisse l'opera della sala de' Re, e che per ciò si lasciasse |
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indietro ogni altra cosa. Al che rispondendo Daniello, disse essere |
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occupatissimo et ubligato alla reina di Francia, ma che farebbe i car- |
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toni e la farebbe tirare inanzi a' suoi giovani, e che oltre ciò farebbe |
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anch'egli la parte sua. La quale risposta non piacendo al Pa- |
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pa, andò pensando di allogare il tutto al Salviati. Onde Daniello, inge- |
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losito, fece tanto col mezzo del cardinale di Carpi e di Michelagnolo, |
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che a lui fu data a dipignere la metà di detta sala, e l'altra metà, come |
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abbiamo detto, al Salviati, nonostante che Daniello facesse ogni pos- |
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sibile opera d'ave[r]la tutta, per andarsi tranquillando senza concor- |
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renza, a suo commodo. Ma in ultimo la cosa di questo lavoro fu gui- |
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data in modo, che Daniello non vi fece cosa niuna più di quello che già |
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avesse fatto molto inanzi, et il Salviati non finì quel poco che aveva |
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cominciato: anzi gli fu anco quel poco dalla malignità d'alcuni get- |
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tato per terra. |
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Finalmente Daniello dopo quattro anni (quanto a lui apparteneva) |
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arebbe gettato il già detto cavallo; ma gli bisognò indugiare molti me- |
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si più di quello che arebbe fatto, mancandogli le provisioni che do- |
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veva fare, di ferramenti, mettallo et altre materie, il signor Ruberto; |
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le quali tutte cose essendo finalmente state provedute, sotterrò Da- |
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niello la forma, che era una gran machina, fra due fornaci da fondere, |
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in una stanza molto a proposito che aveva a Monte Cavallo; e fonduta |
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la materia, dando nelle spine, il mettallo per un pezzo andò assai |
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bene, ma in ultimo sfondando il peso del metallo la forma del cavallo |
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nel corpo, tutta la materia prese altra via: il che travagliò molto da |
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principio l'animo di Daniello; ma nondimeno, considerato il tutto, |
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trovò la via da rimediare a tanto inconveniente. E così in capo a due |
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mesi gettandolo la seconda volta, prevalse la sua virtù agl'impedimen- |
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ti della fortuna, onde condusse il getto di quel cavallo (che è un sesto |