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che è sopra la ringhiera a canto alla porta, e lo roppe in tre pezzi; |
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per che essendo stati i detti pezzi per terra tre giorni senza esser da |
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niuno stati raccolti, andò Francesco a trovare al Ponte Vecchio Gior- |
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gio, e dettogli l'animo suo, così fanciulli come erano, andarono in |
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piazza, e di mezzo ai soldati della guardia, senza pensare a pericolo |
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niuno, tolsono i pezzi di quel braccio, e nel chiasso di messer Bivi- |
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gliano gli portarono in casa di Michelagnolo padre di Francesco; |
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donde avutigli poi il duca Cosimo, gli fece col tempo rimettere al |
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loro luogo con pernî di rame. |
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Standosi dopo i Medici fuori e con essi il detto cardinale di Cor- |
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tona, Antonio Vasari ricondusse il figliuolo in Arezzo con non poco |
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dispiacere di lui e di Francesco, che s'amavano come fratelli; ma non |
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stettono molto l'uno dall'altro separati, perciò che essendo per la |
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peste, che venne l'agosto seguente, morto a Giorgio il padre et i mi- |
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gliori di casa sua, fu tanto con lettere stimolato da Francesco, il |
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quale fu per morirsi anch'egli di peste, che tornò a Fiorenza, dove |
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con incredibile studio, per ispazio di due anni, cacciati dal bisogno e |
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dal disiderio d'imparare, fecero acquisto maraviglioso, riparandosi |
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insieme col detto Nannoccio da San Giorgio tutti e tre in bottega di |
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Raffaello del Brescia pittore, appresso al quale fece Francesco molti |
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quadretti, come quegli che avea più bisogno per procacciarsi da po- |
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ter vivere. |
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Venuto l'anno 1529, non parendo a Francesco che lo stare in bot- |
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tega del Brescia facesse molto per lui, andò egli e Nannoccio a stare |
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con Andrea del Sarto, e vi stettono quanto durò l'assedio, ma con |
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tanto incommodo, che si pentirono non aver seguitato Giorgio, il |
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quale con Manno orefice si stette quell'anno in Pisa, attendendo per |
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trattenersi quattro mesi all'orefice. Essendo poi andato il Vasari a |
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Bologna, quando vi fu da Clemente Settimo incoronato Carlo Quinto |
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imperadore, Francesco, che era rimaso in Fiorenza, fece in una tavo- |
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letta un boto d'un soldato che per l'assedio fu assaltato nel letto |
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da certi soldati per amazzarlo, e ancora che fussi cosa bassa, lo studiò |
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e lo condusse perfettamente; il qual boto capitò nelle mani a Giorgio |
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Vasari, non è molti anni che lo donò al reverendo don Vincenzio |
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Borghini spedalingo degli Innocenti, che lo tien caro. Fece ai Mona- |
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ci Neri di Badia tre piccole storie in un tabernacolo del Sagramento, |
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stato fatto dal Tasso intagliatore a uso d'arco trionfale; in una delle |
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quali è il Sacrifizio d'Abramo, nella seconda la Manna, e nella terza |
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gl'Ebrei, che nel partire d'Egitto mangiano l'Agnel pasquale: la quale |
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opera fu sì fatta, che diede saggio della riuscita che ha poi |