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dal vivo o colorire, né altro fare che imitare statue e poche altre cose |
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che gli avevano fatto in tal modo indurare et insecchire la maniera, |
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che non se la potea levar da dosso, né fare che le sue cose non avesso- |
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no del duro e del tagliente, come si vide in una tela dove fece con |
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molta fatica e diligenza Lucrezia romana violata da Tarquinio. |
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Dimorando dunque Battista in fra gli altri e frequentando la detta |
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Sagrestia, fece amicizia con Bartolomeo Amannati scultore, che in |
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compagnia di molti altri là studiavano le cose del Buonarroto; e fu |
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sì fatta l'amicizia, che il detto Amanati si tirò in casa Battista et il |
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Genga da Urbino, e di compagnia vissero alcun tempo insieme et |
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attesero con molto frutto agli studii dell'arte. Essendo poi stato mor- |
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to l'anno 1536 il duca Alessandro, e creato in suo luogo il signor |
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Cosimo de' Medici, molti de' servitori del Duca morto rimasero a' |
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servigii del nuovo et altri no; e fra quelli che si partirono fu il detto |
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Giorgio Vasari, il quale tornandosi ad Arezzo con animo di non più |
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seguitare le corti, essendogli mancato il cardinale Ippolito de' Medici, |
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suo primo signore, e poi il duca Alessandro, fu cagione che Battista |
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fu messo al servizio del duca Cosimo et a lavorare in guardaroba; |
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dove dipinse in un quadro grande, ritraendogli da uno di fra' |
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Bastiano e da uno di Tiziano, papa Clemente et il cardinale Ip- |
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polito, e da un del Puntormo il duca Alessandro. Et ancorché questo |
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quadro non fusse di quella perfezione che si aspettava, avendo nella |
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medesima guardaroba veduto il cartone di Michelagnolo del Noli |
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me tangere che aveva già colorito il Puntormo, si mise a far un car- |
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tone simile, ma di figure maggiori; e ciò fatto, ne dipinse un quadro, |
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nel quale si portò molto meglio quanto al colorito; et il cartone che |
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ritrasse, come stava apunto quel del Buonarroto, fu bellissimo e fatto |
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con molta pacienza. Essendo poi seguita la cosa di Montemurlo, dove |
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furono rotti e presi i fuorusciti e ' rebelli del Duca, con bella inven- |
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zione fece Battista una storia della battaglia seguita, mescolata di |
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poesia a suo capriccio, che fu molto lodata, ancorché in essa si rico- |
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noscessino nel fatto d'arme e far de' prigioni molte cose state tolte |
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di peso dall'opere e disegni del Buonarroto; perciò che essendo nel |
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lontano il fatto d'arme, nel dinanzi erano i cacciatori di Ganimede |
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che stavano a mirar l'uccello di Giove che se ne portava il giovinetto |
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in cielo: la quale parte tolse Battista dal disegno di Michelagnolo per |
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servirsene e mostrare che il Duca giovinetto, nel mezzo de' suoi amici, |
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era per virtù di Dio salito in cielo, o altra cosa somigliante. Questa |
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storia, dico, fu prima fatta da Battista in cartone e poi dipinta in un |
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quadro con estrema diligenza, et oggi è con l'altre dette opere sue |