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storie e pitture, essendo le prime di Battista, e rispetto a quelle de- |
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gl'altri, furono assai buone e molto lodate. E se Battista avesse prima |
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cominciato a dipignere et andare praticando talvolta i colori e ma- |
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neggiare i pennegli, non ha dubbio che averebbe passato molti; ma |
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lo stare ostinato in una certa openione che hanno molti, i quali si |
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fanno a credere che il disegno basti a chi vuol dipignere, gli fece |
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non piccolo danno. Ma con tutto ciò egli si portò molto meglio che |
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non fecero alcuni di coloro che fecero le storie dell'arco di San Marco, |
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nel quale furono otto storie, cioè quattro per banda, che le |
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migliori di tutte furono parte fatte da Francesco Salviati e parte da un |
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Martino et altri giovani tedeschi, che pur allora erano venuti a Roma |
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per imparare. Né lascerò di dire a questo proposito che il detto Mar- |
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tino, il quale molto valse nelle cose di chiaro scuro, fece alcune bat- |
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taglie con tanta fierezza e sì belle invenzioni in certi affronti e fatti |
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d'arme fra Cristiani e Turchi, che non si può far meglio. E quello |
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che fu cosa maravigliosa, fece il detto Martino e ' suoi uomini quelle |
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tele con tanta sollecitudine e prestezza, perché l'opera fusse finita a |
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tempo, che non si partivano mai dal lavoro; e perché era portato loro |
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continuamente da bere, e di buon greco, fra lo stare sempre ubriachi e |
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riscaldati dal furor del vino e la pratica del fare, feciono cose stu- |
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pende. Quando dunque videro l'opera di costoro il Salviati e Battista |
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et il Calavrese, confessarono esser necessario che, chi vuole esser |
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pittore, cominci ad adoperare i pennegli a buon'ora: la qual cosa |
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avendo poi meglio discorsa da sé, Battista cominciò a non mettere |
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tanto studio in finire i disegni, ma a colorire alcuna volta. |
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Venendo poi il Montelupo a Fiorenza, dove si faceva similmente |
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grandissimo apparato per ricevere il detto imperatore, Battista venne |
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seco; et arrivati, trovarono il detto apparato condotto a buon termine: |
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pure essendo Battista messo in opera, fece un basamento tutto pieno |
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di figure e trofei sotto la statua che al canto de' Carnesecchi avea fat- |
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ta fra' Giovann'Agnolo Montorsoli. Per che conosciuto fra gl'arte- |
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fici per giovane ingegnoso e valente, fu poi molto adoperato nella |
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venuta di madama Margherita d'Austria, moglie del duca Alessandro, |
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e particolarmente nell'apparato che fece Giorgio Vasari nel palazzo |
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di messer Ottaviano de' Medici, dove avea la detta signora ad abitare. |
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Finite queste feste, si mise Battista a disegnare con grandissimo |
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studio le statue di Michelagnolo che sono nella Sagrestia nuova di |
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San Lorenzo, dove allora essendo volti a disegnare e fare di rilievo |
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tutti i scultori e pittori di Firenze, fra essi acquistò assai Battista; ma |
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fu nondimeno conosciuto l'error suo di non aver mai voluto ritrarre |