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varie sorti di frutti e di fiori che vi sono senza fine e di tutte |
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le maniere, qualità e colori che in tutte le parti del mondo sa pro- |
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durre la natura in tutte le stagioni dell'anno? E che parimente d'i varii |
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instrumenti musicali che vi sono naturalissimi E chi non sa, come |
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cosa notissima, che avendo Giovanni in testa di questa loggia, dove |
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anco non era risoluto il Papa che fare vi si dovesse di muraglia, dipin- |
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to, per accompagnare i veri della loggia, alcuni balaustri, e sopra |
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quelli un tapeto: chi non sa, dico, bisognandone un giorno uno in |
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fretta per il Papa che andava in Belvedere, che un palafreniero, il |
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quale non sapeva il fatto, corse da lontano per levare uno di detti |
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tapeti dipinti, e rimase ingannato? Insomma si può dire, con pace |
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di tutti gl'altri artìfici, che, per opera così fatta, questa sia la più |
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bella, la più rara e più eccellente pittura che mai sia stata veduta da |
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occhio mortale. Et ardirò oltre ciò d'affermare questa essere stata |
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cagione che non pure Roma, ma ancora tutte l'altre parti del mondo |
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si sieno ripiene di questa sorte pitture. Perciò che, oltre all'essere |
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stato Giovanni rinovatore e quasi inventore degli stucchi e dell'altre |
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grottesche, da questa sua opera, che è bellissima, hanno preso l'esem- |
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pio chi n'ha voluto lavorare, senzaché i giovani che aiutarono a Gio- |
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vanni, i quali furono molti, anzi infiniti, in diversi tempi, l'imparo- |
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rono dal vero maestro e ne riempierono tutte le province. Seguitando |
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poi Giovanni di fare sotto queste logge il primo ordine da basso, |
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fece con altro e diverso modo gli spartimenti de' stucchi e delle pit- |
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ture nelle facciate e volte dell'altre logge; ma nondimeno anco quelle |
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furon bellissime per la vaga invenzione de' pergolati finti di canne |
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in varii spartimenti, e tutti pieni di viti cariche d'uve, di vitalbe, di |
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gelsomini, di rosai e di diverse sorti animali e uccelli. |
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Volendo poi papa Leone far dipignere la sala dove sta la guardia |
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de' Lanzi al piano di dette logge, Giovanni, oltre alle fregiature che |
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sono intorno a quella sala, di putti, leoni, armi papali e grotesche, |
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fece per le facce alcuni spartimenti di pietre mischie finte di varie |
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sorti e simili all'incrostature antiche che usarono di fare i Romani alle |
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loro Terme, tempî et altri luoghi, come si vede nella Ritonda e nel |
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portico di S. Piero. In un altro salotto a canto a questo, dove stavano |
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i cubicularii, fece Raffaello da Urbino in certi tabernacoli alcuni Apo- |
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stoli di chiaro scuro, grandi quanto il vivo e bellissimi; e Giovanni so- |
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pra le cornici di quell'opera ritrasse di naturale molti papagalli di |
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diversi colori, i quali allora aveva Sua Santità, e così anco babuini, |
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gattimamoni, zibetti et altri bizarri animali. Ma quest'opera ebbe |
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poca vita, perciò che papa Paulo IV, per fare certi suoi stanzini e |