Volume 5

Edizione Giuntina
    ginocchioni, ritratti di naturale: la qual opera, ancorché piccola, è
    molto bella e graziosa. Alle monache di San Girolamo dell'ordine
    di San Francesco de' Zoccoli, sopra la costa di San Giorgio, dipinse
    due tavole: in una è San Girolamo in penitenza, molto bello; e sopra,
5   nel mezzo tondo, una Natività di Gesù Cristo; e nell'altra, che è
    dirimpetto a questa, è una Nunziata; e sopra, nel mezzo tondo,
    Santa Maria Madalena che si comunica. Nel palazzo che è
    oggi del Duca dipinse la capella dove udivano Messa i signori, facen-
    do nel mezzo della volta la Santissima Trinità, e negl'altri sparti-
10   menti alcuni putti che tengono i misterii della Passione, e alcune teste
    fatte per i dodici Apostoli; nei quattro canti fece gl'Evangelisti di
    figure intere, et in testa l'Angelo Gabriello che annunzia la Vergine,
    figurando in certi paesi la piazza della Nunziata di Firenze fino alla
    chiesa di San Marco: la quale tutta opera è ottimamente condotta
15   e con molti e belli ornamenti. E questa finita, dipinse in una tavola,
    che fu posta nelle Pieve di Prato, la Nostra Donna che porge la cin-
    tola a San Tomaso, che è insieme con gl'altri Apostoli. Et in Ogni
    Santi fece per monsignor de' Bonafé, spedalingo di Santa Maria Nuo-
    va e vescovo di Cortona, in una tavola, la Nostra Donna, San Gio-
20   vanni Battista e San Romualdo; et al medesimo, avendolo ben ser-
    vito, fece alcun'altr'opere, delle quali non accade far menzione. Ri-
    trasse poi le tre forze d'Ercole, che già dipinse nel palazzo de' Medici
    Anton Pollaiolo, per Giovambattista della Palla, che le mandò in
    Francia.
25   Avendo fatto Ridolfo queste e molte altre pitture, e trovandosi in
    casa tutte le masserizie da lavorare il musaico che furono di Davit
    suo zio e di Domenico suo padre, et avendo anco da lui imparato al-
    quanto a lavorare, deliberò voler provarsi a far alcuna cosa di musaico
    di sua mano; e così fatto, veduto che gli riusciva, tolse a far l'arco
30   che è sopra la porta della chiesa della Nunziata, nel quale fece l'An-
    gelo che annunzia la Madonna. Ma perché non poteva aver pacienza
    a commettere que' pezzuoli, non fece mai più altro di quel mestiere.
    Alla Compagnia de' Battilani, a sommo il Campaccio, a una loro
    chiesetta, fece in una tavola l'Assunzione di Nostra Donna con un
35   coro d'Angeli, e gl'Apostoli intorno al sepolcro. Ma essendo per
    disaventura la stanza, dove ell'era, stata piena di scope verdi da far
    bastioni l'anno dell'assedio, quell'umidità rintenerì il gesso e la scor-
    tecciò tutta; onde Ridolfo l'ebbe a rifare, e vi si ritrasse dentro. Alla
    Pieve di Giogoli, in un tabernacolo che è in sulla strada, fece la Nostra
40   Donna con due Angeli; e dirimpetto a un mulino de' padri Romiti di
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