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David e Benedetto Ghirlandai |
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Pittori Fiorentini |
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Ancora ch'e' paia e strano e impossibile che chi seguita un maestro eccellente |
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in qualsivoglia professione, continuando quel tale studio non divenga esso |
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ancora eccellente e raro, tuttavolta e' si vede pure che i parenti, i fratelli e i |
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figliuoli stessi delle persone singulari, ancora che e' si sforzino di seguitarle, |
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tralignano grandemente da quelle, e non solo non le somigliano interamen- |
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te, ma né vi si appressano ancora per lungo intervallo. Della qual cosa mi |
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penso io che sia la cagione non il sangue e la prontezza dello spirito che in |
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essi non sia, ma i troppi agi e le facultà, nelle quali allevati coloro, diventa- |
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no il contrario di quello che arebbono a riuscire; perché se eglino avessino |
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esercitato lo ingegno che elli hanno negli studii a loro necessarii, come fece |
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quel primo loro, e' non è dubbio che tali sarebbono stati essi ancora quale il |
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primo che elli imitarono. E di questo sono |690| tanti esempli antichi e |
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moderni, che e' non accade provarlo altrimenti. E chi pure ne stessi sospeso, |
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guardi David e Benedetto Ghirlandai, i quali avevano bonissimo ingegno, e |
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non fecero, se ben poterono, quello che aveva fatto Domenico loro fratello, |
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perché sviati dopo la morte sua, l'uno cioè Benedetto, andò vagabondo e |
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l'altro si mise a ghiribizzare il musaico. Fu David molto amato da Domenico, |
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e amò esso ancora Domenico sommamente, e la morte di lui tanto gli dolse |
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che, mentre di lui ragionava, sempre piangeva. Finì poi in compagnia di |
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Benedetto suo fratello molte cose cominciate da Domenico, fra le quali è la |
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tavola di Santa Maria Novella a Giovanni Tornabuoni, da la parte di die- |
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tro, dove è la Resurressione di Cristo; e agli allevati di Domenico fece finir la |
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predella che è sotto la figura del Santo Stefano, nella quale è una disputa di |
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figure piccole, dipinta di man di Niccolaio, che per il molto studio dell'arte |
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accecò, il quale sarebbe venuto maestro veramente eccellente. Vi lavorò an- |
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cora Francesco Granaccio e Iacopo del Tedesco. Così a Benedetto suo fratello |
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fece fare in detta opera la figura di Santo Antonino arcivescovo di Fiorenza e |
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la Santa Caterina da Siena; e in chiesa, in una tavola, una Santa Lucia |
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lavorata a tempera, con la testa d'un frate, vicino al tramez[z]o della chiesa. |
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Trasferissi poi Benedetto in Francia, dove fece molti ritratti di naturale et |
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altre pitture; per il che con molti danari guadagnatisi ridusse a Fiorenza, e |
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ebbe dal re privilegi di potere andare inanzi e indietro per tutta la Francia |
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esente d'ogni dazio o gabella, in merito e testimonio della sua virtù. Fece |
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ancor l'esercizio dell'armi, sì come quello che si dilettava molto della mili- |
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zia. Morì d'anni cinquanta e fu sepolto insieme con Domenico. |
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Ma David si dilettò di lavorare in musaico, e ne fece in un quadro grosso |
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di noce una Madonna con alcuni Angeli intorno, per mandarla a 'l re di |