Volume 5

Edizione Giuntina
    varie e bizzarre forme che si possino imaginare: la quale carta tanto
    piacque a Michelagnolo, essendo giovinetto, che si mise a colorirla.
    Dopo questo Martino cominciò Alberto Duro in Anversa, con
    più disegno e miglior giudizio e con più belle invenzioni, a dare opera
5   alle medesime stampe, cercando d'imitar il vivo e d'accostarsi alle
    maniere italiane, le quali egli sempre apprezzò assai. E così, essendo
    giovanetto, fece molte cose che furono tenute belle quanto quelle di
    Martino, e le intagliava di sua man propria, segnandole col suo no-
    me. E l'anno 1503 mandò fuori una Nostra Donna piccola, nella
10   quale superò Martino e se stesso; et appresso, in molte altre carte,
    cavalli, a due cavalli per carta, ritratti dal naturale e bellissimi; et
    in un'altra il Figliuol Prodigo, il quale, stando a uso di villano ginoc-
    chioni con le mani incrocicchiate, guarda il cielo, mentre certi porci
    mangiano in un trogolo; et in questa sono capanne a uso di ville te-
15   desche, bellissime. Fece un San Bastiano piccolo, legato con le brac-
    cia in alto, et una Nostra Donna che siede col Figliuolo in collo, et un
    lume di finestra gli dà addosso, che per cosa piccola non si può ve-
    dere meglio. Fece una femina alla fiaminga a cavallo, con uno staf-
    fieri a piedi; et in un rame maggiore intagliò una Ninfa portata via
20   da un mostro marino, mentre alcun'altre Ninfe si bagnano. Della me-
    desima grandezza intagliò con sottilissimo magisterio, trovando la
    perfezzione et il fine di quest'arte, una Diana che bastona una Ninfa,
    la quale si è messa, per essere difesa, in grembo a un Satiro: nella
    quale carta volle Alberto mostrare che sapeva fare gl'ignudi. Ma
25   ancora che questi maestri fussero allora in que' paesi lodati, ne'
    nostri sono, per la diligenza solo dell'intaglio, l'opere loro comen-
    date. E voglio credere che Alberto non potesse per aventura
    far meglio, come quello che, non avendo commodità d'altri, ritraeva,
    quando aveva a fare ignudi, alcuno de' suoi garzoni, che dovevano
30   avere, come hanno per lo più i Tedeschi, cattivo ignudo, se bene
    vestiti si veggiono molti begl'uomini di que' paesi. Fece molti abiti
    diversi alla fiaminga, in diverse carte stampate piccole, di villane e
    villani che suonano la cornamusa e ballano, alcuni che vendono polli
    et altre cose, e d'altre maniere assai. Fece uno che dormendo in una
35   stufa ha intorno Venere che l'induce a tentazione in sogno, mentre
    che Amore salendo sopra due zanche si trastulla, et il Diavolo con un
    soffione, overo mantice, lo gonfia per l'orecchie. Intagliò anco due
    San Cristofani diversi, che portano Cristo fanciullo, bellissimi e con-
    dotti con molta diligenza ne' capegli sfilati et in tutte l'altre [cose].
40   Dopo le quali opere, vedendo con quanta larghezza di tempo intagliava
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