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fu lungamente essaminato: ma trovandosi lui essere uomo da |
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bene, fu da loro non pure liberato, ma pregato che volesse con ono- |
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rata provisione e grado andare al servigio di detti Signori viniziani. |
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Ma scusandosi egli di non potere per allora ciò fare, per essere ubli- |
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gato a Sua Santità, diede buone promesse e si partì da loro. Ma non |
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istette molto (in guisa, per averlo, adoperarono detti Signori) che fu |
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forzato a partirsi da Roma, e con buona grazia del Pontefice, al qual |
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prima in tutto sodisfece, andare a servire i detti illustrissimi signori |
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suoi naturali; appresso de' quali dimorando, diede assai tosto sag- |
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gio del giudizio e saper suo nel fare in Verona, dopo molte |
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difficultà che parea che avesse l'opera, un bellissimo e fortissimo ba- |
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stione, che infinitamente piacque a quei signori et al signor duca |
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d'Urbino, loro capitano generale. Dopo le quali cose avendo i me- |
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desimi deliberato di fortificare Lignago e Porto, luoghi importan- |
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tissimi al loro dominio e posti sopra il fiume dell'Adice, cioè uno |
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da uno e l'altro dall'altro lato, ma congiunti da un ponte, comisero al |
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San Michele che dovesse mostrare loro, mediante un modello, come |
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a lui pareva che si potessero e dovessero detti luoghi fortificare. Il |
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che essendo da lui stato fatto, piacque infinitamente il suo disegno a |
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a que' signori et al duca d'Urbino. Per che dato ordine di quanto s'a- |
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vesse a fare, condusse il San Michele le fortificazioni di que' due luo- |
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ghi di maniera, che per simil opera non si può veder meglio, né più |
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bella né più considerata né più forte, come ben sa chi l'ha veduta. Ciò |
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fatto, fortificò nel Bresciano, quasi da' fondamenti, Orzinuovo, ca- |
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stello e porto simile a Legnago. |
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Essendo poi con molta instanza chiesto il San Michele dal signor |
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Francesco Sforza ultimo Duca di Milano, furono contenti que' si- |
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gnori dargli licenza, ma per tre mesi soli. Laonde andato a Milano, |
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vide tutte le fortezze di quello Stato et ordinò in ciascun luogo quanto |
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gli parve che si dovesse fare; e ciò con tanta sua lode e sodisfazione |
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del Duca, che quel signore, oltre al ringraziarne i Signori viniziani, |
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donò cinquecento scudi al San Michele; il quale con quella occasione, |
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prima che tornasse a Vinezia, andò a Casale di Monferrato per ve- |
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dere quella bella e fortissima città e castello, stati fatti per opera e |
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con l'architettura di Matteo San Michele, eccellente architetto e suo |
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cugino, et una onorata e bellissima sepoltura di marmo fatta in San |
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Francesco della medesima città, pur con ordine di Matteo. Dopo |
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tornatosene a casa, non fu sì tosto giunto che fu mandato col detto |
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signor duca d'Urbino a vedere la Chiusa, fortezza e passo molto |
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importante sopra Verona; e dopo, tutti i luoghi del Friuli, Bergamo, |