Volume 5

Edizione Giuntina
    si era murato, come s'è detto, al poggio di San Miniato fuor di Fio-
    renza, il muro che gira dalla Porta San Niccolò alla Porta San Mi-
    niato, la forbicia che mette con due baluardi un[a] porta in mezzo e
    serra la chiesa e monasterio di San Miniato, facendo nella sommità
5   di quel monte una fortezza che domina tutta la città e guarda il di-
    fuori di verso levante e mezzogiorno; la quale opera fu lodata
    infinitamente. Fece il medesimo molti disegni e piante per luoghi
    dello Stato di Sua Ecce[llenza] per diverse fortificazioni, e così di-
    verse bozze di terra e modelli che sono appresso il signor Duca.
10   E perciò che era il San Marino di bello ingegno e molto studioso,
    scrisse un'operetta del modo di fortificare; la quale opera, che è bella
    et utile, è oggi appresso messer Bernardo Puccini gentiluomo fio-
    rentino, il quale imparò molte cose d'intorno alle cose d'architettura
    e fortificazione da esso San Marino suo amicissimo.
15   Avendo poi Giovambatista, l'anno 1554, disegnato molti baluardi
    da farsi intorno alle mura della città di Fiorenza, alcuni de' quali
    furono cominciati di terra, andò con l'illustrissimo signor don Gra-
    zìa di Tolledo a Montalcino; dove, fatte alcune trincee, entrò sotto
    un baluardo e lo ruppe di sorte che gli levò il parapetto; ma nel-
20   l'andare quello a terra, toccò il San Marino un'archibusata in una
    coscia. Non molto dopo, essendo guarito, andato segretamente a
    Siena, levò la pianta di quella città e della fortificazione di terra, che
    i Sanesi avevano fatto a porta Camolìa; la qual pianta di fortificazione
    mostrando egli poi al signor Duca et al marchese di Marignano, fece
25   loro toccar con mano che ella non era dificile a pigliarsi né a serrarla
    poi dalla banda di verso Siena. Il che esser vero dimostrò il fatto,
    la notte ch'ella fu presa dal detto marchese, col quale era andato
    Giovambatista, d'ordine e commessione del Duca. Perciò dunque,
    avendogli posto amore il marchese e conoscendo aver bisogno del
30   suo giudizio e virtù in campo, cioè nella guerra di Siena, operò di
    maniera col Duca, che Sua Eccellenza lo spedì capitano d'una grossa
    compagnia di fanti; onde servì da indi in poi in campo come soldato di
    valore et ingegnoso architetto. Finalmente essendo mandato dal mar-
    chese all'Aiuola, fortezza nel Chianti, nel piantare l'artiglieria fu fe-
35   rito d'una archibusata nella testa; per che essendo portato dai soldati
    alla pieve di San Polo del vescovo da Ricasoli, in pochi giorni si morì,
    e fu portato a San Marino, dove ebbe da' figliuoli onorata sepoltura.
    Merita Giovambatista di essere molto lodato, perciò che, oltre al-
    l'essere stato eccellente nella sua professione, è cosa mara-
40   vigliosa che, essendosi messo a dare opera a quella tardi, cioè d'anni
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