Volume 5

Edizione Giuntina
    nell'ornamento delle porte; perciò che essendo tondo il giro
    della bocca, colmo di fuori e dentro vòto, que' due circoli contende-
    vano insieme e facevano difficultà nell'accomodare le porte quadre
    con l'ornamento di pietra: ma la virtù di quell'ingegno pellegrino di
5   Simone accomodò ogni cosa e condusse il tutto con tanta grazia a
    perfezzione, che niuno s'avede che mai vi fusse difficultà. Fece dun-
    que il finimento di questa bocca e l'orlo di macigno, et il ripieno di
    mattoni, con alcuni epitaffi di pietra bianca bellissimi et altri orna-
    menti, riscontrando le porte del pari; vi fece anco l'arme di detto
10   papa Paulo Farnese di marmo: anzi, dove prima erano fatte di pal-
    le per papa Clemente che aveva fatto quell'opera, fu forzato il Mo-
    sca, e gli riuscì benissimo, a fare delle palle di rilievo gigli, e così
    a mutare l'arme de' Medici in quella di casa Farnese, nono-
    stante, come ho detto (così vanno le cose del mondo), che di cotanto
15   magnifica opera e regia fusse stato autore papa Clemente Settimo, del
    quale non si fece, in quest'ultima parte e più importante, alcuna
    menzione.
    Mentre che Simone attendeva a finire questo pozzo, gl'Operai di
    Santa Maria del Duomo d'Orvieto, disiderando dar fine alla cappella
20   di marmo, la quale con ordine di Michele San Michele veronese s'era
    condotta infino al basamento con alcuni intagli, ricercorno Simone
    che volesse attendere a quella, avendolo conosciuto veramente ec-
    cellente. Per che rimasi d'accordo e piacendo a Simone la conversa-
    zione degl'orvietani, vi condusse, per stare più comodamente, la fa-
25   miglia, e poi si mise con animo quieto e posato a lavorare, essendo
    in quel luogo da ognuno grandemente onorato. Poi dunque che ebbe
    dato principio, quasi per saggio, ad alcuni pilastri e fregiature, es-
    sendo conosciuta da quegl'uomini l'eccellenza e virtù di Simone, gli
    fu ordinata una provisione di dugento scudi d'oro l'anno, con la quale
30   continuando di lavorare condusse quell'opera a buon termine. Perché
    nel mezzo andava, per ripieno di questi ornamenti, una storia di
    marmo, cioè l'Adorazione de' Magi di mezzo rilievo, vi fu condotto,
    avendolo proposto Simone suo amicissimo, Raffaello da Montelupo,
    scultore fiorentino, che condusse quella storia, come si è detto, in-
35   fino a mezzo bellissima. L'ornamento dunque di questa cappella so-
    no certi basamenti che mettono in mezzo l'altare, di larghezza brac-
    cia due e mezzo l'uno, sopra i quali sono due pilastri per banda alti
    cinque, e questi mettono in mezzo la storia de' Magi; e nei due pi-
    lastri di verso la storia, che se ne veggiono due facce, sono intagliati
40   alcuni candellieri con fregiature di grottesche, maschere, figurine e
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