Volume 5

Edizione Giuntina
   
VITA DI PIERINO DA VINCI.
   
SCULTORE
    Benché coloro si sogliono celebrare i quali hanno virtuosamente
    adoperato alcuna cosa, nondimeno, se le già fatte opere da alcuno
5   mostrano le non fatte, che molte sarebbono state e molto più rare,
    se caso inopinato e fuor dell'uso comune non accadeva che le 'nter-
    roppe, certamente costui, ove sia chi dell'altrui virtù voglia essere
    giusto estimatore, così per l'una come per l'altra parte, e per quanto
    e' fece e per quel che fatto arebbe, meritamente sarà lodato e cele-
10   brato. Non doverranno addunque al Vinci scultore nuocere i pochi
    anni che egli visse e tòrgli le degne lode nel giudizio di coloro che
    dopo noi verranno, considerando che egli allora fioriva e d'età e di
    studii quando quel che ognuno ammira fece e diede al mondo, ma
    era per mostrarne più copiosamente i frutti, se tempesta nimica i
15   frutti e la pianta non isveglieva.
    Ricordomi d'aver altra volta detto che nel castello di Vinci nel
    Valdarno di sotto fu ser Piero padre di Lionardo da Vinci, pittore
    famosissimo. A questo ser Piero nacque, dopo Lionardo, Barto-
    lomeo, ultimo suo figliuolo; il quale standosi a Vinci e venuto in età,
20   tolse per moglie una delle prime giovane del castello. Era desideroso
    Bartolomeo d'avere un figliuol mastio, e narrando molte volte alla
    moglie la grandezza dell'ingegno che aveva avuto Lionardo suo fra-
    tello, pregava Iddio che la facesse degna che per mezzo di lei nascesse
    in casa sua un altro Lionardo, essendo quello già morto. Natogli
25   adunque in breve tempo, secondo il suo desiderio, un grazioso fan-
    ciullo, gli voleva porre il nome di Lionardo; ma consigliato da' pa-
    renti a rifare il padre, gli pose nome Piero. Venuto nell'età di tre anni,
    era il fanciullo di volto bellissimo, e ricciuto, e molta grazia mostrava
    in tutti i gesti e vivezza d'ingegno mirabile; in tanto che venuto a
30   Vinci et in casa Bartolomeo alloggiato maestro Giuliano del Carmine,
    astrologo eccellente, e seco un prete chiromante, che erano amendue
    amicissimi di Bartolomeo, e guardata la fronte e la mano del fanciullo,
    predissono al padre, l'astrologo e 'l chiromante insieme, la grandezza
    dell'ingegno suo, e che egli farebbe in poco tempo profitto grandis-
35   simo nell'arti mercuriali, ma che sarebbe brevissima la vita sua. E
    troppo fu vera la costor profezia, perché nell'una parte e nell'altra
    (bastando in una), nell'arte e nella vita, si volle adempiere.
    Crescendo dipoi Piero, ebbe per maestro nelle lettere il padre;
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