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VITA DI GIOVANN'ANTONIO LAPPOLI. |
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PITTORE ARETINO |
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Rade volte aviene che d'un ceppo vecchio non germogli alcun ram- |
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pollo buono, il quale col tempo crescendo non rinuovi e colle sue |
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frondi rivesta quel luogo spogliato, e faccia con i frutti conoscere, a |
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chi gli gusta, il medesimo sapore che già si sentì del primo albero. |
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E che ciò sia vero si dimostra nella presente Vita di Giovann'Anto- |
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nio, il quale, morendo Matteo suo padre, che fu l'ultimo de' pittori |
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del suo tempo assai lodato, rimase con buone entrate al governo della |
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madre, e così si stette infino a dodici anni; al qual termine della sua |
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età pervenuto, Giovan Antonio, non si curando di pigliare altro |
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esercizio che la pittura, mosso, oltre all'altre cagioni, dal volere se- |
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guire le vestigie e l'arte del padre, imparò sotto Domenico Pecori |
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pittore aretino, che fu il suo primo maestro, il quale era stato insieme |
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con Matteo suo padre discepolo di Clemente, i primi principii del |
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disegno. Dopo, essendo stato con costui alcun tempo e desiderando |
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far miglior frutto che non faceva sotto la disciplina di quel maestro, |
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et in quel luogo dove non poteva anco da per sé imparare, ancorché |
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avesse l'inclinazione della natura, fece pensiero di volere che la |
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stanza sua fusse Fiorenza. Al quale suo proponimento, aggiuntosi che |
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rimase solo per la morte della madre, fu assai favorevole la fortuna, |
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perché maritata una sorella che aveva di piccola età a Lionardo Ri- |
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coveri, ricco e de' primi cittadini ch'allora fusse in Arezzo, se n'andò |
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a Fiorenza; dove fra l'opere di molti che vidde, gli piacque, più che |
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quella di tutti gli altri che avevano in quella città operato |
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nella pittura, la maniera d'Andrea del Sarto e di Iacopo da Puntor- |
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mo: per che risolvendosi d'andare a stare con uno di questi due, si |
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stava sospeso a quale di loro dovesse appigliarsi, quando scoprendosi |
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la Fede e la Carità fatta dal Pontormo sopra il portico della Nunziata |
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di Firenze, deliberò del tutto d'andare a star con esso Puntormo, |
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parendogli che la costui maniera fusse tanto bella, che si potesse spe- |
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rare che egli, allora giovane, avesse a passare inanzi a tutti i pittori |
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giovani della sua età, come fu in quel tempo ferma credenza d'ognu- |
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no. Il Lappoli adunque, ancorché fusse potuto andare a star con |
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Andrea, per le dette cagioni si mise col Puntormo, appresso al quale |
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continuamente disegnando, era da due sproni per la concorrenza cac- |
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ciato alla fatica terribilmente: l'uno si era Giovan Maria dal Borgo a |
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Sansepolcro, che sotto il medesimo attendeva al disegno et alla pittura, |