Volume 4

Edizione Giuntina
    del Bianco, infine cominciò quella tavola di San Bernardo che scrive
    e nel vedere la Nostra Donna, portata col Putto in braccio da molti
    Angeli e putti da lui coloriti pulitamente, sta tanto contemplativo,
    che bene si conosce in lui un non so che di celeste che resplende in
5   quella opera a chi la considera attentamente, dove molta diligenza et
    amor pose, insieme con uno arco lavorato a fresco che vi è sopra.
    Fece ancora alcuni quadri per Giovanni cardinale de' Medici, e
    dipinse per Agnolo Doni un quadro di una Nostra Donna, che serve
    per altare d'una cappella in casa sua, di straordinaria bellezza.
10   Venne in questo tempo Raffaello da Urbino pittore a imparare
    l'arte a Fiorenza, et insegnò i termini buoni della prospettiva a fra'
    Bartolomeo; perché essendo Raffaello volonteroso di colorire nella
    maniera del frate, e piacendogli il maneggiare i colori e lo unir suo,
    con lui di continuo si stava. Fece in quel tempo una tavola con infinità
15   di figure in San Marco in Fiorenza: oggi è appresso al re di Francia,
    che fu a lui donata, et in San Marco molti mesi si tenne a mostra.
    Poi ne dipinse un'altra in quel luogo, dove è posto infinito numero di
    figure, in cambio di quella che si mandò in Francia, nella quale
    sono alcuni fanciulli in aria che volano tenendo un padiglione aperto,
20   con arte e con buon disegno e rilievo tanto grande che paiono
- pagina 94 -

Edizione Torrentiniana
    Bernardo che scrive, e nel vedere la Nostra Donna, portata col Putto
    in braccio da molti Angeli e putti da lui coloriti pulitamente, sta tanto
    contemplativo, che bene si conosce in lui un non so che di celeste che
    resplende in quella opera a chi la considera attentamente, dove molta
25   diligenza et amor pose, insieme con uno arco lavorato a fresco che vi è
    sopra. Fece ancora alcuni quadri per Giovanni cardinale de' Medici,
    e dipinse per Agnolo Doni un quadro di una Nostra Donna.
    Venne in questo tempo Raffaello da Urbino pittore a imparare l'arte
    a Fiorenza, et insegnò i termini buoni della prospettiva a fra' Bartolo-
30   meo; perché essendo Raffaello volonteroso di colorire nella maniera del
    frate, e piacendogli il maneggiare i colori e lo unir suo, con lui di continuo
    si stava. Fece in quel tempo una tavola con infinità di figure in San
    Marco di Fiorenza: oggi è appresso al re di Francia, che fu a lui do-
    nata, et in San Marco molti mesi si tenne a mostra. Poi ne dipinse un'al-
35   tra in quel luogo, dove è posto infinito numero di figure, in cambio di
    quella che si mandò in Francia, nella quale sono alcuni fanciulli in aria
    che volano tenendo un padiglione aperto, con arte e con buon disegno
    e rilievo tanto grande che paiono spiccarsi da la tavola, e coloriti di
- pagina 94 -
pagina precedentepagina successiva