Volume 4

Edizione Giuntina
   
VITA DI FRA' BARTOLOMEO DI S. MARCO.
   
PITTOR FIORENTINO.
    Vicino alla terra di Prato, che è lontana a Fiorenza 1O miglia, in
    una villa chiamata Savignano nacque Bartolomeo, secondo l'uso
5   di Toscana chiamato Baccio, il quale mostrando nella sua puerizia
    non solo inclinazione, ma ancora attitudine al disegno, fu col mezzo
    di Benedetto da Maiano acconcio con Cosimo Rosselli, et in casa
    alcuni suoi parenti, che abitavano alla Porta a San Piero Gattolini,
    accomodato, ove stette molti anni, talché non era chiamato né inteso
10   per altro che per Baccio dalla Porta. Costui, doppo che si partì da
    Cosimo Rosselli, cominciò a studiare con grande affezzione le cose
    di Lionardo da Vinci, e in poco tempo fece tal frutto e tal progresso
    nel colorito che s'acquistò reputazione e credito d'uno de' miglior'
    giovani dell'arte, sì nel colorito come nel disegno. Ebbe in compagnia
15   Mariotto Albertinelli, che in poco tempo prese assai bene la sua ma-
    niera, e con lui condusse molti quadri di Nostra Donna sparsi per
    Fiorenza, de' quali tutti ragionare sarebbe cosa troppo lunga. Però
    toccando solo d'alcuni fatti eccellentemente da Baccio, uno n'è in
    casa di Filippo di Averardo Salviati, bellissimo e tenuto molto in
20   pregio e caro da lui, nel quale è una Nostra Donna; un altro, non è
    molto, fu comperato (vendendosi fra masserizie vecchie) da Pier Ma-
    ria delle Pozze, persona molto amico delle cose di pittura, che cono-
    sciuto la bellezza sua non lo lasciò per danari; nel quale è una Nostra
    Donna fatta con una diligenzia strasordinaria. Aveva Pier del Pu-
25   gliese avuto una Nostra Donna piccola di marmo, di bas[s]issimo
    rilievo, di mano di Donatello, cosa rarissima; la quale per mag[g]ior-
    mente onorarla, gli fece fare uno tabernacolo di legno per chiuderla
    con due sportellini, che datolo a Baccio dalla Porta, vi fece drento
    due storiette, che fu una la Natività di Cristo, l'altra la sua Circun-
30   cisione, le quali condusse Baccio di figurine a guisa di miniatura,
    che non è possibile a olio poter far meglio; e quando poi si chiude,
    di fuora in su' detti sportelli dipinse pure a olio di chiaro e scuro la
    Nostra Donna anunziata dall'Angelo. Questa opera è oggi nello
    scrittoio del duca Cosimo, dove egli ha tutte le antichità di bronzo
35   di figure piccole, medaglie et altre pitture rare di minî, tenuto da
    Sua Eccellenzia illustrissima per cosa rara, come è veramente.
    Era Baccio amato in Firenze per la virtù sua, ché era assiduo al
    lavoro, quieto e buono di natura et assai timorato di Dio, e gli piaceva
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