Volume 4

Edizione Giuntina
   
VITA DI BRAMANTE DA URBINO.
   
ARCHITETTORE.
    Di grandissimo giovamento alla architettura fu veramente il mo-
    derno operare di Filippo Brunelleschi, avendo egli contrafatto e dopo
5   molte età rimesse in luce l'opere egregie de' più dotti e maravigliosi
    antichi. Ma non fu manco utile al secolo nostro Bramante, acciò,
    seguitando le vestigie di Filippo, facesse agli altri dopo lui strada
    sicura nella professione della architettura, essendo egli di animo,
    valore, ingegno e scienza in quella arte non solamente teorico, ma
10   pratico et esercitato sommamente: né poteva la natura formare uno
    ingegno più spedito, che esercitasse e mettesse in opera le cose del-
    la arte con maggiore invenzione e misura e con tanto fondamento
    quanto costui. Ma non meno punto di tutto questo fu necessario
    il creare in quel tempo Giulio II, pontefice animoso e di
15   lasciar memorie desiderosissimo; e fu ventura nostra e sua il trovare
    un tal principe - il che agli ingegni grandi avviene rare volte -, a le
    spese del quale e' potesse mostrare il valore dello ingegno suo e quelle
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Edizione Torrentiniana
   
BRAMANTE DA URBINO.
   
ARCHITETTORE.
20   Di grandissimo giovamento alla architettura fu veramente il moderno
    operare di Filippo Brunellesco, avendo egli contrafatto l'opere egregie
    de' più dotti e maravigliosi antichi, per esemplo tolti da lui a questa
    nuova imitazione del buono et a conservazione del bello, ch'egli poi, se-
    guitando gli edifici, mise a luce nell'opere sue. Ma non fu manco neces-
25   sario al secolo nostro il creare Giulio II, pontefice animoso e nel lasciar
    memorie di sé curiosissimo, perché, stante questa sua ardentissima voglia,
    era necessario che Bramante in questo tempo nascesse, acciò, seguitando
    le vestigie di Filippo, facesse agli altri dopo lui strada sicura nella pro-
    fessione della architettura, essendo egli di animo, valore, ingegno e scien-
30   za in quella arte non solamente teorico, ma pratico et esercitato somma-
    mente: né poteva la natura formare uno ingegno più spedito, che eserci-
    tasse e mettesse in opera le cose della arte con maggiore invenzione e
    misura e con tanto fondamento quanto costui. Giovò ben molto alla virtù
    sua il trovare un principe - il che agli ingegni grandi avviene rare vol-
35   te -, a le spese del quale e' potesse mostrare il valore dello ingegno suo
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