Volume 4

Edizione Giuntina
    moderni che si sia veduto mai per disegno, grazia, bontà e diligenza.
    Vedesi ancora molti altri intagli di suo man in cammei, e perfettis-
    sima una femina ignuda fatta con grande arte, e così un altro dove
    è un leone, e parimente un putto, e molti piccoli che non scade ra-
5   gionarne; ma quello che passò tutti fu la testa di Focione ateniese,
    che è miracolosa et il più bello cameo che si possa vedere.
    Si adopera ancora oggi ne' cammei Giovanantonio de' Rossi mi-
    lanese, bonissimo maestro, il quale, oltre alle belle opere che à fatto
    di rilievo e di cavo in varii intagli, ha per lo illustrissimo duca Cosi-
10   mo de' Medici condotto un cammeo grandissimo, cioè un terzo di
    braccio alto e largo parimente, nel quale ha cavato dal mezzo in su
    due figure, cioè Sua Eccellenzia e la illustrissima duchessa Leonora
    suo consorte, che ambidue tengano un tondo con le mani, dentrovi
    una Fiorenza; sono apresso a questi ritratti di naturale il principe
15   don Francesco con don Giovanni cardinale, don Grazìa e don Ar-
    nando, e don Pietro insieme con donna Isabella e donna Lucrezia,
    tutti lor figliuoli, che non è possibile vedere la più stupenda opera di
    cammeo né la maggior di quella; e perch'ella supera tutti i cammei
    et opere piccole che egli ha fatti, non ne farò altra menzione, poten-
20   dosi veder l'opere.
    Cosimo da Trezzo ancora ha fatto molte opere degne di questa
    professione, il quale ha meritato per le rare qualità sue che il gran
    re Filippo Cattolico di Spagna lo tenga apresso di sé con premiallo
    et onorallo per le virtù sue nello intaglio in cavo e di rilievo, che
25   non à pari per far ritratti di naturale della medesima professione,
    nel quale egli vale infinitamente e nell'altre cose.
    Di Filippo Negrolo milanese, intagliatore di cesello in arme di
    ferro con fogliami e figure, non mi distenderò, avendo operato, co-
    me si vede, in rame cose che si veggono fuor[i] di suo, che gli hanno
30   dato fama grandissima. E Gasparo e Girolamo Misuroni milanesi,
    intagliatori, d'i quali s'è visto vasi e tazze di cristallo bellissime, e
    particolarmente n'ànno condotti per il duca Cosimo due che son
    miracolosi, oltre che à fatto in uno pezzo di elitropia un vaso di
    maravigliosa grandezza e di mirabile intaglio, così un vaso grande
35   di lapislaz[z]ari che ne merita lode infinita; et Iacopo da Trezzo fa in
    Milano il medesimo; che nel vero ànno renduta questa arte molto
    bella e facile.
    Molti sarebbano che io potrei raccontare, che nello intaglio di
    cavo per le medaglie, teste e rovesci, che hanno paragonato e passato
40   gli antichi, come Benvenuto Cellini, che al tempo che egli esercitò
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